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Venerdì 03 Agosto 2012
Missaglia: la giunta
dice no alla cava
No all'apertura di una cava per sabbia e ghiaia nella piana di Novaglia. La giunta di Missaglia del sindaco Bruno Crippa prende posizione e con una delibera, approvata all'unanimità, si è espressa contro l'ipotesi al vaglio della Provincia.
Nel motivare «la propria totale contrarietà alla proposta fatta dall'Ance di Lecco» che potrebbe portare a trasformare in cava un'area di 265 mila metri quadrati, l'amministrazione missagliese ha chiesto «il non accoglimento da parte della Provincia di Lecco della citata osservazione proposta dall'Ance» e «lo stralcio per non ammissibilità» nel piano provinciale della scheda riguardante Missaglia e Maresso, perché «pervenuta fuori dai termini previsti».
A sostegno della propria opposizione, il comune porta numerosi elementi. In primo luogo, sottolinea il fatto che «l'area di Novaglia è limitrofa al parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e riveste un'importanza di collegamento ambientale per l'esistenza dei due corridoi agricoli di valore paesistico, fluviale ed ecologico». «Pur condividendo le motivazioni della Provincia di reperire risorse estrattive», a Missaglia fanno notare che «le stesse necessità non possono andare a scapito di altre attività produttive».
A sfavore della realizzazione della cava ci sono poi «fenomeni di dissesto idrogeologico» avvenuti nella zona e più precisamente presso cascina Butto e la presenza di falde acquifere a 20 metri, mentre gli scavi dovrebbero arrivare addirittura a 30.
Il no è dovuto anche a motivazioni logistiche e di traffico. Infine, a sostegno della propria tesi, gli amministratori portano «la lettera dell'assessore provinciale alla cultura che sottolinea le criticità legate alla vicinanza della roggia Lavandaia» e le perplessità espresse tramite «la lettera fatta pervenire al Comune di Missaglia dal presidente del Parco di Montevecchia Eugenio Mascheroni
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