Minacce armate per un’estorsione

«Dopo gli arresti, spariti tutti i clienti»

«Se fossi stato io, a minacciare qualcuno o sparare, almeno mi sarei fatto pubblicità: non mi ritroverei a rischio di chiudere; ma se ciò dovesse davvero succedere, sarebbe come darla vinta alla criminalità».

Gianguido Mazza – il 33enne titolare del “Dream’s bar” di viale Promessi Sposi – racconta lo sconcertante seguito della drammatica vicenda, iniziata il 27 ottobre scorso quando due malviventi lo minacciarono proprio nel suo locale: secondo gli investigatori, Dino Mazzucchi - cinquantenne, residente a Uggiate Trevano - e Domenico Elio Orlandi (35 anni, di Binago) intendevano mettere a segno un’estorsione.

Mazza è tuttora determinato a reagire. «Dopo quello che è successo, però – racconta - la mia clientela è sparita: si è dissolta, per paura credo».

«Sono veramente sconcertato e amareggiato: neanche fossi stato io a puntare la pistola a qualcuno; capirei se fossi finito sui giornali per essere un criminale, ma io sono la vittima».

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