Milano Cortina 2026: piano di legalità contro le infiltrazioni

Quello delle infiltrazioni mafiose negli appalti per i Giochi olimpici Milano Cortina 2026 è un rischio concreto, lo dimostra l’inchiesta della la Dia (Direzione investigativa antimafia) e del Gico della Guardia di finanza di Milano che ha visto il coinvolgimento anche della gara per la per la realizzazione del parcheggio interrato Mottolino in località Bondi a Livigno.

E proprio per scongiurare questo pericolo, e non solo, il direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, prefetto Paolo Canaparo, e l’amministratore delegato di Simico e commissario straordinario, Fabio Massimo Saldini, hanno firmato il Protocollo quadro di legalità e il relativo atto aggiuntivo al fine di garantire legalità e trasparenza nell’intero ciclo di vita dei contratti di lavori, servizi e forniture connessi all’organizzazione e allo svolgimento delle olimpiadi invernali.

Simico è la società a capitale interamente pubblico preposta per legge alla progettazione e alla realizzazione di oltre novanta interventi ricompresi nel Piano complessivo delle opere da realizzare in funzione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026.

La Struttura per la prevenzione antimafia, istituita dalla legge n. 74/2023 presso il Ministero dell’Interno, svolge – in stretto raccordo con le Prefetture e i Commissariati del Governo delle province interessate – un’attività di verifica centralizzata, finalizzata al contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata in fase di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici e relativi subcontratti connessi ai Giochi del 2026.

«Il Protocollo di legalità sottoscritto, dà specifica attuazione alle linee guida per lo svolgimento dei controlli antimafia adottate dal Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari e approvate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile nella seduta del 9 luglio scorso - viene spiegato in una nota - con cui sono state definite le misure per accelerare le procedure di controllo e di verifica antimafia al fine di garantire il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione delle opere, mantenendo al contempo un elevato livello di vigilanza».

«Con la collaborazione di Simico, sarà attuato un monitoraggio dinamico sulle vicende negoziali e procedurali, nonché sui flussi finanziari, attraverso l’istituzione di una banca dati contenente informazioni costantemente aggiornate sugli esecutori e le attività affidate, nonché i settimanali di cantiere o sub-cantiere».

In particolare, Simico vigilerà sul corretto popolamento della banca dati a cura dei contraenti e sub-contraenti, assicurando la regolarità e la continuità del flusso dei dati e delle informazioni nei riguardi della Struttura e delle altre autorità di vigilanza.

Provvederà inoltre a richiedere come requisito per la partecipazione alle gare d’appalto e per l’affidamento di subcontratti l’iscrizione nell’anagrafe antimafia degli esecutori, verificandone la permanenza per tutta la durata dei rapporti contrattuali, e inserirà apposite clausole nei bandi e nei contratti finalizzate a prevenire interferenze illecite.

Per i contratti già in corso di esecuzione al momento della sottoscrizione del Protocollo saranno sottoscritti appositi atti aggiuntivi finalizzati a introdurre gli stessi obblighi e clausole.

Il Protocollo dedica particolare attenzione anche al tema della sicurezza nei cantieri e al contrasto al fenomeno del lavoro irregolare, prevedendo un sistema di monitoraggio e tracciamento dei flussi di manodopera.

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