Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 25 Giugno 2015
Milano-Coira,intesa per la Valle. Ma i Grigioni nicchiano
La Regione vuole siglare un accordo per fare fronte comune su economia, cultura e sanità. La Svizzera: «Non firmiamo pacchetti preconfezionati»
Milano vuole avere un filo diretto con Coira, a tutto vantaggio della Valtellina che con i Grigioni ha in itinere più di un progetto. Ma i grigionesi non sembrano così interessati a siglare un accordo quadro che codifichi le relazioni tra i due governi. «Problemi tecnici», dicono dalla Svizzera, in realtà la questione pare politica. Anzi, per dirla tutta, è una questione di fiducia. «Non firmiamo pacchetti preconfezionati», avrebbero risposto gli svizzeri a Milano che dal febbraio scorso ha inviato a Coira una bozza di accordo. I temi in discussione sono alquanto importanti: economia, frontalierato, scuola e sanità. Ma non tutto è perso. In autunno è previsto un nuovo summit dopo quello di Le Prese del settembre scorso e l’intesa per quella data potrebbe essere trovata. E sarebbe una firma storica visto che con i Grigioni la Lombardia non è mai riuscita ad avere un filo diretto, mentre con il Ticino, l’accordo è stato trovato nel 2008 e ribadito lo scorso 17 giugno a Milano.
Ma quali i punti dell’intesa tra Roberto Maroni e Martin Jäger? In linea generale si parla di «promuovere, favorire e sviluppare la collaborazione nei settori della cooperazione transfrontaliera (leggi programmi Interreg, ndr), e in particolare della Strategia Macroregionale Alpina, dell’innovazione tecnologica, dell’infrastruttura per l’informazione territoriale per l’Europa, dei trasporti, della sanità, della cultura, della valorizzazione del territorio e dell’ambiente e dei servizi di pubblica utilità».
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