Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 06 Febbraio 2015
Miele di Valtellina: arriva l’etichetta che tutela le bontà
Ente camerale e Associazione produttori apistici al lavoro per il Marchio collettivo geografico che certifica la qualità e l’origine di un prodotto.
Un altro prodotto nel paniere dei gusti da preservare. Il “Miele di Valtellina”, eccellenza agroalimentare della provincia, andrà infatti ad aggiungersi agli altri prodotti contraddistinti dal Marchio collettivo geografico.
La Camera di commercio di Sondrio affiancherà l’Associazione produttori apistici provinciale, con l’assistenza di Dintec, società specializzata in tale ambito, per predisporre disciplinare e regolamento del marchio, come già fatto in passato per “Bisciola”, “Prosciutto Fiocco di Valtellina”, “Porcino della Tradizione Valtellinese”, “Pietra Ollare di Valtellina e Valchiavenna”, “Pizzoccheri della Valtellina”, “Scimudin”, “Latte fresco della Valtellina”.
Il Marchio collettivo geografico è uno strumento che si sta sempre più diffondendo in Italia finalizzato a svolgere una funzione di garanzia della qualità, della natura e dell’origine di un prodotto agroalimentare grazie alla presenza di un disciplinare, di un marchio, di un regolamento d’uso e di un sistema di controlli. Condizione fondamentale è l’esistenza di un nesso tra la qualità intrinseca di un prodotto e la sua origine geografica.
La Camera di commercio si farà carico dei costi dell’assistenza specialistica a favore dell’Associazione per la predisposizione del disciplinare e del regolamento del nuovo marchio collettivo “Miele di Valtellina” e assumerà, con l’accordo del titolare del marchio, anche la funzione di organismo di controllo terzo e indipendente, per effettuare i controlli sulla corrispondenza del prodotto al disciplinare produttivo.
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