Miasmi e rumori, le aziende si difendono
«Contro di noi solo pregiudizi infondati»
Mandello, Sirtori (Confindustria): «I controlli sono rigorosi, non è il Far West»
Lario Reti ammette: «Depuratore non perfettamente a norma»
Cattivi odori che persistono a lungo,rumori snervanti e, secondo alcuni, addirittura polveri sospette sospese nell’aria. Nel mirino sono finite le aziende mandellesi, e pure il depuratore di via Maestri Comacini, che però si difendono.
L’ormai prossima nascita (avverrà giovedì 4 ottobre) di un “Comitato per la difesa della salute” per tutelare i cittadini, è l’argomento più dibattuto in paese in questi giorni.
«Non mettiamo ovviamente in discussione il diritto alla tutela della salute, valore prioritario - premette Giulio Sirtori, direttore generale di Confindustria Lecco e Sondrio - ma vediamo che in questo, come in molti altri casi, si punta con leggerezza il dito verso le imprese, diventate ormai bersaglio privilegiato in un Paese che dimostra di riconoscerne sempre meno il valore».
«Dovrebbe essere evidente - rimarca - che le normative e i controlli in materia di tutela ambientale sono già sufficientemente stringenti. Ci sembra invece che si dia a volte per scontato che le imprese operino in una sorta di Far West senza regole, cosa che ovviamente non è»
Ma se questo vale per le imprese del territorio, forse non altrettanto si può dire per il depuratore. Con molta onestà, Lario Reti non nasconde che qualche problema in via Maestri Comacini esiste.
«L’impianto è attualmente in via di adeguamento alle nuove regolamentazioni regionali sulla qualità delle emissioni odorifere» scrive in una nota l’ufficio stampa .
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