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Martedì 24 Agosto 2021
Merli Sala: «Il nostro è un buon calcio
Bisogna però essere anche mestieranti»
Le riflessioni del difensore del Lecco in seguito all’eliminazione in Coppa Italia. «Sempre noi a fare la partita domenica. L’Albinoleffe ha provato la ripartenza e c’è riuscito».
Brucia. L’eliminazione dalla Coppa Italia non è un buon viatico per iniziare la stagione. Ma non può essere neanche un dramma. Né può aprire processi. Anche perché la squadra che ha eliminato il Lecco è la semifinalista degli scorsi playoff che non si è depauperata di giocatori né di valori tecnici.
Una squadra di serie C, l’Albinoleffe, che ogni anno si fa apprezzare. Ma Merli Sala, difensore esperto, entrato nella ripresa a suonare la sveglia, è onesto nella disamina di quanto accaduto: «Nel complesso la partita l’abbiamo fatta noi. E siamo stati molto bravi nei primi trenta minuti. Poi, purtroppo, per l’ultimo quarto d’ora del primo tempo dobbiamo recitare il mea culpa. Loro sono venuti fuori grazie a un calo mentale nostro, che non doveva accadere».
«Era il momento di ricompattarsi e chiudere almeno 1-1 il primo tempo - aggiunge -. Noi sempre a fare la partita. Loro hanno provato la ripartenza e ci sono riusciti. Per cui ora c’è da lavorare e basta. A testa bassa. Portare a casa i primi trenta minuti per farne tesoro e poi rilanciare il nostro secondo tempo».
Due-tre contropiedi presi d’infilata sono un campanello d’allarme da considerare, però. Soprattutto per la difesa della quale Merli Sala fa parte: «Quando vedi che riesci a fare gioco, rischi anche di scoprirti. Il primo gol è stata una carambola e ci può stare. Il secondo dovevamo ricompattarci e passare il momento invece con quei tre contropiedi che hanno fatto, hanno creato tre-quattro palle gol e si sono portati a casa la partita».
È stata comunque una bella partita, vera. «Si è vista una squadra, l’Albinoleffe, che gioca da serie C. Compatta, sfrutta le sue caratteristiche, si conosce. Noi però abbiamo giocatori forti, bravi, che devono emergere e imparare. Ma in questo campionato bisogna essere anche mestieranti. Interrompere l’azione, farsi sentire, i contrasti bisogna farli “forti”. Ma il caldo, le gambe… Insomma non eravamo ancora al meglio. Rimaniamo positivi per giocarci una prima d’andata, domenica prossima a Vercelli, come si deve».
Risultato a parte, il test è stato superato? Per Merli Sala parzialmente sì. «Le sensazioni sono buone, ma oggi (ieri per chi legge, ndr) c’è ancora l’arrabbiatura per l’eliminazione. Avremmo voluto andare avanti in Coppa e dunque siamo ancora arrabbiati. Tanto. Ma il calcio che esprimiamo è buono. Ora però bisogna metterla dentro. L’eurogol di Simone (Iocolano, ndr) ci doveva portare a diventare cinici e mestieranti. Siamo mancati su questo punto. Lavoreremo e cresceremo perché sappiamo che ogni partita è insidiosa. Intanto, lo ripeto, rimane ed è forte».
Si può però sperare in un Lecco compatto, cinico e non solo capace di giocare. Magari aspettando qualcuno di nuovo che si inserisca in avanti e a centrocampo: «Come vecchi non siamo tanti, dati i cinque cambi che possono cambiare anche le partite - osserva il guerriero bluceleste -. Qualcuno ancora può arrivare per darci una mano. Le basi ci sono, ma speriamo che il presidente ci possa regalare ancora qualche pezzo perché non siamo numericamente moltissimi. Non è affar mio, però, occuparmi di queste cose. Io gioco e do tutto. Gli altri fanno il loro».
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