Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 26 Febbraio 2018
«Mercato coperto in stazione? Parliamone»
Proposto da Coldiretti e bocciato dall’amministrazione comunale, sul progetto di trasformare la struttura dell’ex autostazione adiacente a piazzale Bertacchi interviene il gruppo consiliare Uniti per Sondrio.
«Decine di serrande abbassate e di cartelli affittasi/vendesi attestano che nella nostra città si delinea un trend di recessione preoccupante che, se non contrastato, porterà inevitabilmente a risultati estremamente negativi sull’economia del capoluogo - sostengono i consiglieri di opposizione -. Riteniamo pertanto che proposte come quella in questione debbano essere ponderate attentamente ed esaminate in modo analitico, individuando possibili scenari di sviluppo, con una precisa valutazione del piano economico a medio e lungo termine, coinvolgendo tutti i possibili co attori di questo progetto di sviluppo concreto».
L’obiettivo unico deve essere quella di «rilanciare l’offerta di qualità e specificità della città, impossessandosi nuovamente di quella centralità che un capoluogo deve possedere». Un ruolo che secondo gli esponenti di Uniti per Sondrio in questi anni è venuto meno a causa di «un’imbarazzante delocalizzazione che sempre più ha allontanato il cittadino e i flussi turistici dal motore economico della città: il commercio al dettaglio».
Per queste ragioni i consiglieri ritengono quanto meno inopportuna la posizione del sindaco Alcide Molteni che si è detto contrario pensando agli equilibri esistenti con il mercato settimanale. «Il diniego a priori di una struttura permanente, che potrebbe ospitare in una collocazione strategica, anche sotto il profilo dell’attrattività turistica, i prodotti del nostro territorio, rappresenta un’occasione perduta - insistono -: sarebbe un grave errore, in un momento come questo, se l’amministrazione cittadina si sottraesse al confronto, con tutti gli attori potenzialmente interessati alla realizzazione di un progetto che potrebbe avere importanti ripercussioni sull’economia e sullo sviluppo della città, temi per noi prioritari.Troviamo pretestuoso che venga utilizzato come argomento quello di una presunta problematica coabitazione con il mercato all’aperto del mercoledì e del sabato. Si tratta di due proposte differenti, nelle modalità e in larga misura nei prodotti offerti».
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