Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 12 Settembre 2013
Merate, stangata sulla mensa
Colpa di un ricorso al Tar
Contro la delibera che decide l’aumento si sono opposte le famiglie e questo ha impedito al Comune di mantenere la promessa di ritardare l’applicazione della decisione. Robbiani: «Ricorso pendente, non possiamo più bloccare le tariffe»
Nuove tariffe per la mensa da subito. Diversamente da quanto promesso in primavera, infatti, gli importi “a regime” scatteranno dal 16 settembre e non dal 1° gennaio 2014.
I rincari toccheranno tutte le famiglie, indipendentemente dai redditi Isee.
Chi guadagna di più (almeno 15.500 euro di reddito Isee) si troverà a dover sborsare 5,57 euro per singolo buono pasto, a fronte di un costo che fino allo scorso giugno era di 5,18 euro.
Nella stessa misura crescono i costi anche a carico delle famiglie meno facoltose. Ci ha redditi Isee tra i 9.500 e i 15.500 euro pagherà 4,46 invece di 4,24 euro. Chi si inserisce nella fascia di reddito compresa tra i 5.500 e i 9.500 dovrà sborsare 2,98 invece di 2,83 euro. Infine, per chi ha redditi inferiori ai 5.500 euro Isee, il buono pasto costerà 1,49 invece di 1,41 euro.
I non residenti pagano anche di più. Per ogni singolo pasto, infatti, dovranno sborsare quasi 6 euro (5,95 euro).
In media un rincaro che va da un minimo del 5 a un massimo del 7,5 per cento. Al quale, però, a partire dal prossimo gennaio, occorrerà sommare anche gli aumenti previsti dall’Istat .
«Purtroppo - commenta il sindaco Andrea Robbiani - non abbiamo potuto mantener fede alla parola data, tenendo bloccate le tariffe fino all’inizio del prossimo anno scolastico, per un problema tecnico. Contro la delibera che stabilisce quelle tariffe hanno fatto ricorso i genitori dei ragazzi che frequentano il Cdd. Dal momento che il ricorso è pendente, non si può modificare la delibera. Se lo avessimo fatto, avremmo compiuto un illecito. Di conseguenza, fino a che il Tar non si sarà pronunciato, le tariffe saranno quelle stabilite a suo tempo».
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