Merate, interrogatorio per il medico
accusato di molestie

Per l'avvocato difensore, Paolo Pignoli non ha commesso i fatti per cui è stato indagato. Ancora nessun provvedimento da parte dell'azienda ospedaliera. Medici e infermieri del Mandic, nel frattempo, sempre più stupiti per quello che è avvenuto.

MERATE - Si svolgerà oggi l'interrogatorio di garanzia di Paolo Pignoli, 59 anni, chirurgo vascolare al Mandic di Merate, da martedì mattina agli arresti domiciliari.

Alcune pazienti lo accusano di molestie sessuali. Secondo l'avvocato difensore Roberto Tropenscovino, Pignoli non ha commesso i fatti ascrittigli. «Con il tempo - dice - sono sicuro che riusciremo a smontare le accuse». «Il medico è sereno - aggiunge -, la famiglia è con lui».

Da Lecco, intanto, l'iter per arrivare a un provvedimento di tipo disciplinare è già stato avviato. Nei prossimi giorni si riunirà la speciale commissione che dovrà decidere quale posizione assumere.

La notizia dell'arresto del chirurgo calchese ieri al Mandic era sulla bocca di tutti. Per lo più, tuttavia, i colleghi hanno preferito non commentare. Nel reparto di chirurgia, soprattutto, sull'accaduto è calato un silenzio che nasconde probabilmente un forte imbarazzo.

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