Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 28 Dicembre 2024
Merate, è polemica sulla mancata intitolazione del parco di via Allende a Berlusconi
È polemica in città per l’intitolazione alle 21 Madri Costituenti del parco pubblico di via Allende.
In un comunicato congiunto, le minoranze di Noi Merate e Prospettive per Merate sostengono come la scelta della giunta del sindaco Mattia Salvioni denoti «scarso rispetto e soprattutto ingratitudine nei confronti di Silvio Berlusconi, che peraltro aveva espresso il desiderio che il parco venisse intitolato alla mamma Rosa Bossi».
Proprio il Cavaliere aveva investito centinaia di migliaia di euro di tasca propria per trasformare il rettangolo di prato utilizzato per fare sgambare i cani in un bosco didattico abbellito da una fontana in marmo.
Secondo i due gruppi d’opposizione, la giunta avrebbe potuto «individuare un altro parco o un altro immobile o una via da intitolare alle 21 Madri Costituenti».
Invece, sostengono i consiglieri di minoranza, «per un motivo puramente ideologico, la giunta meratese, dimostrando ingratitudine per la donazione del parco urbano alla città, ha deciso di non intitolare il parco a Silvio Berlusconi probabilmente perché fondatore di Forza Italia e neppure alla di lui madre».
Una scelta «fortemente ideologica» come «anche altre decisioni dimostrano chiaramente che la città è oggi guidata dal Pd».
Per Giuseppe Procopio, ex vice sindaco di Merate, ma soprattutto collegamento tra l’allora amministrazione del sindaco Massimo Panzeri e Berlusconi nell’operazione che aveva trasformato il parco di via Allende in quello che è oggi, dietro la delibera della giunta di Merate c’è altro.
«Mi sembra - afferma Procopio - che dietro questa scelta di intitolare il parco Berlusconi alle Madri Costituenti si nasconda un messaggio che va oltre il riconoscimento delle Madri: è un atto che, in modo indiretto, cancella la memoria storica di chi ha realmente contribuito a trasformare quella zona di Merate in uno degli angoli più belli e vivibili della città».
E rammenta come «il parco non solo è stato creato, ma è stato abbellito e valorizzato grazie all’impegno e agli investimenti (400 mila euro) di chi ha avuto la visione di ridare vita a quell’area».
«Perché -si chiede Procopio - non celebrare quest’area, simbolo di rinascita e di sviluppo, con un atto che riconosca chi ha reso possibile tutto ciò? E non mi riferisco alla politica, ma al valore di un’opera che ha davvero dato nuova vita a quell’area di Merate».
Come le minoranze, Procopio non giudica sbagliata la scelta di intitolare un luogo della città alle Madri Costituenti ma sostiene che «sarebbe stato più opportuno riservare loro un luogo istituzionale, come una scuola o un edificio pubblico, o la sala consiliare, piuttosto che un parco creato recentemente da un ex presidente del consiglio». E conclude con queste parole: «Scelte come questa mostrano quanto a sinistra ci sia da fare ancora molto per superare le divisioni ideologiche in favore di un dialogo più costruttivo. Noi continueremo a chiamarlo parco Berlusconi».
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