Merate, la banda sgominata
aveva messo a segno 10 colpi

I particolari del blitz all'alba con l'arresto di quattro stranieri - I carabinieri: "Elementi pericolosi"

MERATE - Entravano nei bar, effettuavano sopralluoghi e con lo spray oscuravano i sensori dell'allarme del locale: nella nottata poi tornavano per mettere a segno il furto.

Era questa la tecnica utilizzata dalla banda composta da quattro albanesi che i carabinieri della compagnia di Merate hanno sgominato sabato mattina all'alba: un blitz con tanto di elicottero per impedire anche l'eventuale tentativo di fuga. E che si trattasse di elementi pericolosi è stato confermato da quello che i carabinieri hanno trovato e sequestrato in casa: pistole, un pugnale, droga e quanto avevano rubato bar.

Il tenente colonnello Alessandro Giuliani e il maresciallo Germano Montanari, comandante del Nucleo operativo della compagnia di Merate, hanno spiegato oggi, nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale di Lecco, i dettagli dell'operazione. I colpi che, per ora, vengono contesti alla banda sono dieci: quasi tutti nel Meratese ma un paio anche in provincia di Bergamo e di Monza Brianza. Si tratta di clandestini ai quali il pm Cinzia Citterio, titolare delle indagini, contesta il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, in particolare nei bar.

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