Merate: atto "gravissimo"
In arrivo "provvedimenti cautelari"

L'azienda ospedaliera sta valutando una presa di posizione decisa nei confronti del dottor Paolo Pignoli, finito agli arresti domiciliari a Calco, per l'accusa di molestie sessuali nei confronti di alcune pazienti

«Ciò che sarebbe addebitato al medico è gravissimo. L'azienda ospedaliera, confidando che egli possa difendersi adeguatamente, ed estremamente rispettosa dell'operato della magistratura, sta valutando in queste ore l'adozione di eventuali provvedimenti cautelari, così come previsto dalla normativa vigente».
Così scrive in un comunicato l'azienda ospedaliera di Lecco, che interviene sul clamoroso arresto del chirurgo Paolo Pignoli, 59 anni, da martedì mattina agli arresti domiciliari nella propria casa di Calco con l'accusa di molestie sessuali.
Nel frattempo, i colleghi in ospedale, ricordando quanto accaduto nel 1995, nel sottolineare la professionalità del chirurgo vascolare, si augurano che le accuse non trovino riscontro.

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