Economia / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 26 Ottobre 2016
«Meno burocrazia» Lavoro più snello
in vigna e in cantina
Prosegue l’iter per il disegno di legge. Con il Testo unico del vino previsti meno adempimenti. «Fondamentale sarà la piattaforma informatica unica».
Prosegue l’iter per l’approvazione definitiva del «Testo Unico del vino», Disegno di Legge 2535 già approvato in settembre alla Camera, e ora all’esame del Senato. Una audizione sull’argomento da parte della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama si è tenuta lo scorso mercoledì e dal settore, da chi lavora e coltiva la vigna, si invita a fare presto.
Si attendono le semplificazioni annunciate, gli snellimenti degli iter burocratici rispetto alle pratiche che si devono espletare prima, durante e dopo le vendemmie, per un disegno di legge sulla «Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e commercio del vino» destinato a creare un nuovo ordinamento per tutto il comparto.
Coldiretti, che ha avuto un ruolo importante nella messa a punto del nuovo strumento normativo invita a sua volta a fare presto.
«A distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari, ci si augura di arrivare ad una approvazione completa, per una legge che va a tagliare del 50% il tempo che si deve dedicare alla burocrazia, sottraendolo alla campagna e alla cantina: con 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. L’attuale normativa rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono le competenze di 20 diversi soggetti con cui ci si deve rapportare», sostiene Coldiretti.
Tra le semplificazioni che verranno introdotte, una diversa e più snella organizzazione di comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi. Revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i vini a Igt e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.
«La burocrazia – ribadisce ancora Coldiretti – è considerata dai vitivinicoltori il principale ostacolo al loro lavoro, quell’impegno produttivo che fa volare il Made in Italy. Consideriamo che nel 2015 si è arrivati a realizzare col vino un fatturato record di 9,7 miliardi soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi: dati che risultano in ulteriore aumento del 3% nel primo semestre del 2016».
Anche in Valtellina si sta spingendo per chiedere l’accelerazione sull’approvazione definitiva della norma. «Si tratta di una legge molto importante – chiarisce da Sondrio Stefano Vincentini, responsabile provinciale del Centro di Assistenza agricola Coldiretti – che punta a sburocratizzare e ridurre il carico alle aziende consentendo più trasparenza. La parte più importante – precisa – prevede l’adozione di un sistema informatico unico con semplificazione per gli adempimenti richiesti, su cui si compileranno i registri di cantina. La piattaforma informatica è la stessa che ospita “Sian“, il sistema informativo agricolo nazionale, è lì che dal 1 gennaio 2017 “gireranno” i registri».
«Si va insomma – chiarisce anche Vincentini – verso la dematerializzazione dei registri che si si compileranno online e si potrà arrivare ad uno snellimento di adempimenti onerosi, semplificare tutte quelle comunicazioni che le aziende devono fare agli organi di controllo qualità, controllo frodi».
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