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Martedì 14 Maggio 2013
Mele rosse, produzione in calo
Maltempo e pioggia le cause
Per le mele una nuova difficoltà. Dopo la grandinata dell'estate 2012, un'altra spada di Damocle pende sulle teste dei frutticoltori di Ponte in Valtellina. La produzione 2013 delle mele rosse potrebbe essere inferiore alle attese.
TIRANOPer le mele una nuova difficoltà. Dopo la grandinata dell'estate 2012, un'altra spada di Damocle pende sulle teste dei frutticoltori di Ponte in Valtellina. La produzione 2013 delle mele rosse potrebbe essere inferiore alle attese.
I segnali di questa tendenza al ribasso si sono evidenziati in queste ultime settimane in cui sono sbocciati pochi fiori sulle varietà delle mele rosse nella zona di Ponte. Una stagione che parte «zoppa» secondo il presidente di Melavì, Gian Luigi Quagelli. «La fioritura è un aspetto importante da considerare per la produzione e quest'anno devo dire che le varietà di rosse sono rimaste senza fiori o con pochi fiori - afferma -. Non ha inciso il freddo che ha fatto sicuramente, occorre capire bene cosa sia successo».
Sandro Bambini, frutticoltore di Ponte, spiega che due possono essere le cause di questa situazione: le conseguenze della calamità dello scorso anno e il calo fisiologico in piante che in precedenza hanno prodotto molto. «Ho notato che le piante con meno fiori si trovano nelle zone colpite maggiormente dalla grandinata della scorsa estate - spiega -. Ci sono due tipi di gemme: quelle che producono il fiore e poi il frutto e quelle che producono legno e foglia. Durante l'estate le gemme si preparano per l'anno successivo e se sottoposte ad uno stress idrico (ad esempio la siccità) oppure ad una grandinata, come quella accaduta lo scorso luglio, possono trasformarsi e produrre solo foglia e legno. Le gemme che si preparano a frutto diventano cicciottelle. È capitato, invece, che quando si siano aperte non c'era il fiore».
Questa potrebbe essere, dunque, un'ipotesi che andrebbe ad aggravare i danni che i coltivatori hanno già subito lo scorso anno quando, in qualche caso, la totalità della produzione era andata distrutta dalla grandine e numerose piante abbattute e divelte dal terreno dal vento.
Un'altra ipotesi per quanto sta accadendo in questa primavera è l'autoregolazione della pianta. In pratica «se la pianta ha prodotto tante mele, l'anno successivo ne fa di meno - prosegue Bambini -. È un processo insito nel melo che trova il proprio equilibrio per non "invecchiare" e indebolirsi lavorando troppo».
Altra preoccupazione è dovuta per l'eccessiva pioggia da cui sono state colpite molte piante. Ora i fiori sono caduti, e i frutticoltori sono in un momento di attesa per capire come la produzione potrà proseguire. Nel frattempo i piccoli frutti - al momento di 10-12 millimetri - sono spuntati sui rami. La speranza è che la stagione, finora decisamente infausta, possa proseguire senza problemi.
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