Medico accusato di violenza
La difesa prende tempo

Oggi l'interrogatorio del chirurgo che si trova ai domiciliari, scelta la linea del silenzio

MERATE - È durato solo pochi minuti l'interrogatorio di Paolo Pignoli, il chirurgo del San Leopoldo Mandic di Merate, agli arresti domiciliari da un paio di giorni per violenza sessuale su alcune pazienti.

Ieri a mezzogiorno quando è comparso davanti al giudice Paolo Salvatore, accompagnato dall'avvocato difensore Roberto Tropenscovino, si è avvalso dalle facoltà di non rispondere dalle domande del pubblico ministero Paolo del Grosso

«Il mio cliente - ha spiegato l'avvocato - si è avvalso della facoltà di non rispondere perché sino ad ora non sono riuscito ad avere notizia tali da costruire la difesa».

Nei prossimi giorni, l'avvocato ha preannunciato che si attiverà per estrarre «copia di atti che ci interessano. Dopo di che, insieme al dottor Pignoli, costruirò una memoria».

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