Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 28 Settembre 2013
Medicina, Giacomo
ha passato il test
Di Sondrio, 19 anni, neodiplomato dello scientifico Donegani - 95 centesimi il voto alla maturità - si era prefisso questo obiettivo da mesi e l’ha centrato:
Quest’anno superare i test di ingresso alla facoltà di medicina era ancora più difficile del passato. In fila a tentarlo c’erano più di 84mila neodiplomati , il 23% in più del 2012 che già rendeva più ardua la competizione.
Poi perché di mezzo c’è il bonus maturità che rischia di penalizzare nel punteggio finale alcuni studenti a seconda delle scuole di provenienza. E anche perché ha debuttato la graduatoria nazionale voluta dal ministero. Ma, dulcis in fundo, i posti a disposizione sono solo 10.157, solo uno su otto, quindi, riuscirà ad indossare l’ambito camice bianco. E tra questi pochi eletti c’è chi ce l’ha fatta con non poca soddisfazione. «Ho studiato come non mai prima» confessa, soddisfatto per il traguardo raggiunto, Giacomo Mazza. Di Sondrio, 19 anni, neodiplomato dello scientifico Donegani - 95 centesimi il voto alla maturità - si era prefisso questo obiettivo da mesi e l’ha centrato: «Il test era proprio tosto - racconta -, tanto che nonostante le molte simulazioni che ho provato, non ne ho mai trovata una così difficile come poi si è rivelata la prova di ammissione». I candidati si sono dovuti confrontare con 60 domande a cui rispondere in 100 minuti di tempo: 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico, 14 di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica.
«Sapevo che logica mi era andata bene, ma ero preoccupato per chimica (la sezione che in cui è andato peggio) e in cui ho trovato tra l’altro le domande più complicate». Ma nonostante le difficoltà e la giusta percezione di come erano andate le cose, il punteggio raggiunto da Giacomo è di tutto rispetto se si considera che per passarlo servivano 20 punti e lui ne ha totalizzati più di 60.
«Alla fine è andata bene – prosegue con il sorriso sulle labbra -: ho fatto 65.40 punti su un massimo di 90 (nessuno ha raggiunto il massimo, nda) e sono riuscito a passarlo molto bene». Comprensibili dunque la felicità e la soddisfazione: «Sono veramente contento: era un obiettivo che mi ero posto da febbraio, a cui risale la mia decisione di provare a entrare a medicina e per il quale ho studiato da pazzi. Mai ho studiato così tanto» ribadisce.
Adesso Giacomo, come tutti gli altri candidati che hanno superato il testo, deve attendere lunedì 30 settembre, data in cui uscirà la graduatoria per l’università di Milano «per sapere come mi sono classificato nell’università su cui ho deciso come prima scelta». Per quel che riguarda una futura specializzazione ancora non ha le idee chiare: «Ci sono tanti anni per decidere. Ora come ora mi “ispirano” cardiochirurgia e chirurgia del trapianto. Speriamo di riuscire a resistere tutto questo tempo sui libri».
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