Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 10 Agosto 2019
Marciapiedi e lampade, Livigno si fa bella
partendo dalle strade
Rifatte a nuovo le vie Rasia, Fontana e Pemont. L’intervento è costato complessivamente 2,2 milioni. Il vice sindaco: «Riqualificazione attesa da trent’anni».
Livigno si rifà il look sistemando le sue vie. Rasia, Pemont e Fontana, tre arterie principali del Piccolo Tibet, sono state completamente rifatte: nuovi sottoservizi, nuovi marciapiedi, nuova asfaltatura e nuovi impianti di illuminazione al led. Un intervento importante, sotto ogni punto di vista. Anche econonomico: complessivamente il Comune di Livigno ha investito 2 milioni e 200mila euro (800 mila via Rasia, 700 mila via Pemont e 750 mila via Fontana).
«È stato un punto fondamentale della scorsa campagna elettorale - dice il vice sindaco Remo Galli -, e dopo aver mantenuto la promessa della pista di atletica oggi un nuovo obiettivo è stato raggiunto, con la conclusione definitiva di tre nuove vie che aspettavano una riqualificazione da più di trent’ anni».
«Sono piuttosto soddisfatto - prosegue l’amministratore -, nel mese di settembre le imprese andranno a fare le finiture. I lavori pubblici in Italia sono come una roulette russa, nei quali non sai mai cosa ti può succedere. Invece, per fortuna, in poco più di un anno i lavori, che erano iniziati alle fine di maggio del 2018, sono pressoché terminati».
Inevitabilmente questo tipo di opere comporta disagi per la popolazione con la chiusura delle strade e Galli lo sa bene: «Un grazie, di cuore, va tutti i cittadini che hanno subito i disagi e sono stati davvero pazienti - ricorda -. Abbiamo provato a creare meno disagi possibili, a volte ci siamo riusciti, altre purtroppo no; le difficoltà ci serviranno da esperienza per il futuro».
I disagi sono però alle spalle: «Oggi finalmente possiamo avere tre nuove vie che cambiano la faccia del nostro paese - prosegue il vice sindaco -. Spero che i cittadini siano soddisfatti, conoscendo tutte le difficoltà nel rifare completamente una via. Siamo partiti da una situazione molto brutta e seria, basti pensare che c’erano acquedotti fatti più di quarant’anni fa, che non potevano più sostenere la nuova situazione urbanistica. Pensiamo solo alla via Pemont o via Rasia, che oggi hanno la latteria e l’Aquagranda. Se non fossimo intervenuti, c’era davvero il rischio che qualche casa non avesse più il bene più prezioso che c’è: l’acqua».
Galli spiega nel dettaglio l’intervento eseguito. «Per la prima volta sono state rifatte completamente le vie, favorendo marciapiedi con pedoni e bici, luci nuove e a led interrando ed eliminando i pali Enel degli anni Sessanta (ad esempio a Pemont erano ancora in cemento). E mettendo anche tutta la fibra ottica. Inoltre sono stati previste nuove aree molok- rifiuti che ci permettono di migliorare la raccolta differenziata».
Livigno è un paese profondamente legato alle tradizioni e al vecchio, ma quando vecchio fa rima con obsoleto ed è fonte di disagi, non esita a mettere in campo importanti investimenti tecnologici.
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