Manutenzione dei sentieri del Parco delle Orobie, patto con il terzo settore

Le penne nere di Cedrasco, il Cai di Teglio, Erigenta della Val Tartano, l’Associazione fondiaria (Asfo) della Val Corta e il gruppo di protezione civile di Delebio veri e propri “angeli custodi”. Perché queste sono le cinque associazioni che si prenderanno cura di 40 chilometri di sentieri e percorsi all’interno del Parco delle Orobie con opere di manutenzione ordinaria.

Un patto stretto con il terzo settore, che è stato ufficializzato con la firma messa lunedì dai rappresentanti dei sodalizi su una convenzione di durata annuale, sottoscritta insieme al presidente del Parco Doriano Codega. «Abbiamo scelto di organizzare per la prima volta in maniera strutturata le operazioni di manutenzione della nostra sentieristica con il coinvolgimento del terzo settore che ringraziamo per l’interesse manifestato».

Sono parecchi i fruitori dell’area protetta del Parco e centinaia le arterie che la attraversano - in totale 714 chilometri da Piantedo ad Aprica, lungo i territori di 25 comuni della provincia -, percorrendo le quali è possibile andare alla scoperta delle bellezze naturali che vi abitano. Ma con l’arrivo della bella stagione questi sentieri necessitano di manutenzione. Ecco perché scendono in campo i volontari di questi cinque realtà pioniere di una nuova metodologia di operare per la manutenzione del territorio.

Un’iniziativa, ha posto l’accento il presidente, che «intende creare un processo virtuoso: noi diamo un contributo a chi si prende cura dei sentieri, i quali intervenendo accrescono il segno di appartenenza e portano avanti le buone prassi, dando un esempio da replicare».

Il compenso per il lavoro che vanno a svolgere, calcolato in maniera oggettiva «applicando il preziario delle opere pubbliche forestali, decurtato dall’incidenza della manodopera - ha spiegato il direttore del Parco Massimo Merati -, è di 32 centesimi al metro», ovvero 320 euro al chilometro oltre al rimborso di altre spese quali ad esempio la benzina.

«L’attenzione è sempre alta quando si parla di territorio montano - ha detto Marco Ioli, sindaco di Delebio -. Abbiamo aderito al bando del Parco con il gruppo di protezione civile, ritenendo l’iniziativa molto interessante, rivolgendosi alla manutenzione di sentieri molto battuti della Val Lesina». «Per le associazioni che vivono di volontariato e di autofinanziamento - ha aggiunto Francesco Spini dell’Asfo Val Corta -, questo bando è una boccata d’ossigeno», mentre Claudio Rondi e Daniele Mariani di Erigenta hanno apprezzato «la vicinanza delle istituzioni - in questo caso specifico del Parco -. Ciò valorizza l’operato delle associazioni di volontariato, che possono beneficiare di un sostegno». Ringraziando per l’iniziativa e il bando messo a punto dallo staff presieduto da Codega, Simone Bertini del Cai tellino ha spiegato che «si andrà ad intervenire su sentieri che si snodano tra i 2.000 e i 3.000 metri di quota», talvolta anche ricorrendo all’ausilio di un elicottero. A siglare la convenzione anche Tullio Dusci, capogruppo degli alpini di Cedrasco, «sempre in prima linea per la cura del territorio, che cerchiamo di mantenere al meglio».

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