Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 21 Novembre 2013
Manomissioni in stazione
«Faremo più controlli»
Minaccia controlli più pesanti nella zona della stazione ferroviaria l’amministrazione comunale di Sondrio alle prese ormai da tempo con la manomissione della scala mobile
Costi aggiuntivi di manutenzione oltre ai gravi disagi provocati a chi ha difficoltà a muoversi.
Minaccia controlli più pesanti nella zona della stazione ferroviaria l’amministrazione comunale di Sondrio alle prese ormai da tempo, anche se il fenomeno è andato via via acuendosi, con la manomissione della scala mobile che collega piazzale Bertacchi con lo scalo ferroviario ed il relativo sottopassaggio. Di fatto c’è chi interrompe il funzionamento della scala mobile schiacciando il pulsante di blocco del sistema, pulsante che non può essere occultato o rimosso per esigenze di sicurezza imposte dalla normativa di riferimento. «Episodi che assumono un rilievo di particolare gravità - sottolineano da palazzo Pretorio -, poiché interrompono un servizio fondamentale, soprattutto per alcune categorie di persone quali anziani, donne incinte, bambini. Con queste azioni vengono pregiudicate le normali condizioni di circolazione delle persone, appesantendone gli oneri e creando confusione, disagio e disorientamento nonché, elemento non trascurabile, imponendo costi supplementari ai contribuenti a causa degli interventi di manutenzione e ripristino che il Comune deve assicurare». Un dato su tutti: questi danneggiamenti contribuiscono per oltre il 60% ai costi totali di manutenzione delle scale in oggetto.
«Questa situazione - ancora l’amministrazione - sta assumendo dimensioni e frequenza intollerabili e arreca danno notevole ai cittadini che si vedono privati dell’utilizzo di un bene pubblico fondamentale per il loro benessere e per la vivibilità della città». Da qui l’invito alla Polizia locale ad esercitare rigorosi controlli sulle condotte trasgressive e a contestare gli illeciti.«Si ricorda -sottolinea in una nota palazzo Pretorio - che comportamenti di questo genere comportano l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, e in particolare dall’articolo 7 del regolamento di Polizia urbana che prevede sanzioni fino a 500 euro e dagli articoli 340(interruzione di un servizio pubblico), 635 (danneggiamento) e 673 (rimozione di segnali e ripari atti ad impedire pericoli per le persone), tutti sanzionati con applicazione di pene pecuniarie e detentive».
Da ultimo, l’amministrazione comunale torna sulla questione del senso civico «perché - dice - i beni pubblici sono patrimonio della collettività e di ciascun singolo cittadino e il loro utilizzo deve svolgersi con maturità, raziocinio, rispetto ed equilibrio, nella condivisione dei valori di convivenza e responsabile partecipazione che fondano ogni comunità civile».
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