«Mangia in contrada», successo a Chiesa in Valmalenco: 150 i partecipanti

Il maltempo dei giorni precedenti non ha influito per nulla sulla buona riuscita di “Mangia in contrada”, uno degli eventi cardine dell’estate della Pro loco di Chiesa in Valmalenco di cui è presidente Simone Pedrotti. Ben 150 i partecipanti, accolti da una 15ina di volontari della Pro loco, che li hanno presi per mano e accompagnati nel giro enogastronomico e, insieme, turistico, alla scoperta della stupende contrade di Chiesa e dei piatti della tradizione malenca.

Il rendez vous, pochi giorni fa, in piazzetta Roma per le iscrizioni, in quanto l’evento è a pagamento, poi la partenza dalla centrale piazza SS. Giacomo e Filippo recentemente rimessa a nuovo. Qui è stato servito l’aperitivo con formaggio, bresaola e pancetta accompagnato da vino Monrose (rosè) della cantina di Mamete Prevostini.

Ad ogni postazione e ad ogni piatto, infatti, era abbinato un vino valtellinese fra i più pregiati in produzione ed era abbinato anche un mestiere egregiamente rappresentato anche dai pannelli espositivi realizzati da Roberta Folatti e da Giulia Tassi nel contesto del progetto che va sotto il nome di “Il futuro del passato, storie di lavoratori malenchi”.

Le curatrici hanno effettuato un lavoro di ricognizione e di ricostruzione delle arti e dei mestieri tipici della zona intervistandone i protagonisti ovvero Alessandro Schenatti e Silvia Cozzi, rifugisti della Carate, Andrea Gianoli, spazzacamino, Antonella Mauri, artista del serpentino, Celso e Antonio Picceni, magnan il primo e alpeggiatore in passato il secondo, Claudio e Matteo Schenatti, falegnami, Emanuele Bergomi, gerente il rifugio Zoia, Pier Paolo Bergomi, fabbro, Francesco Masa, macellaio, Giulia Faldrini e Ida Nani, allevatrici, Lele Lenatti, panificatore, Mario e Pio Bergomi, falegnami, Roberto Nani, piscicoltore, Stefano Nani, apicoltore e produttore di piccoli frutti, Domenico Tobaldo “teciat”, Silvio Gaggi, artista della pietra ollare, Matteo Agnelli, minatore e collezionista. Parte di questi mestieri sono entrati nella kermesse “Mangia in contrada” perché otto pannelli espositivi sono stati abbinati alle postazioni allestite nelle contrade toccate.

E quindi, Sasso, dove si degustava antipasto con tartine di formaggio fuso, grissino con lardo, torta salata al porro e zucchina con ricotta, innaffiati dal “Bianco impaziente” di Marsetti, e, poi, ancora, contrada Montini, dove è stata servita polenta e cunsch con il “Rosso di Valtellina” sempre di Marsetti, e poi, in contrada Faldrini, taroz e salame con il “Rosso Scalino” di Nonna Patrizia, e, ancora, a Somprato, la minestra d’orzo biologico di Asfo Valmalenco con vino “San Gregorio rosso” di Rainoldi, e, avanti, a Costi, con lo tzigoiner con verdure grigliate bagnato con “Prugnolo rosso” di Rainoldi, per arrivare al Curlo, dove sono stati serviti formaggi e miele accompagnati al vino Sassella riserva di Leusciatti, e, infine, a Vassalini, sorbetto al Braulio, mirtilli e caffè.

Tutti soddisfatti i partecipanti e felici anche gli organizzatori nel constatare il buon riscontro. Per quanto riguarda la mostra di Roberta Folatti e Giulia Tassi, è visitabile fino al 10 agosto in piazza SS.Giacomo e Filippo, dopodiché, dal 20 si trasferirà a Lanzada, nella piazza della chiesa di San Giovanni Battista.

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