Mandello, lo sperone di roccia fa paura
Incarico per verificarne lo stato
A inizio giugno dell’anno scorso si erano staccati dei massi , ora si temonole piogge invernali
C’è uno sperone di roccia che incombe sopra la strada provinciale 72, all’altezza della curva a lato della sede della Canottieri Moto Guzzi.
Uno sperone di roccia da dove ad inizio giugno dello scorso anno si erano staccati dei massi finendo sulla strada e bloccando il transito. Ed ora con l’arrivo delle piogge autunnali, spesso irruente, altri se ne potrebbero staccare.
Il Comune ha aperto un bando per dare incarico ad un professionista per mettere a punto uno studio preciso sulle condizioni dello sperone di roccia, dove tra l’altro si aprono anche alcune proprietà private. Un incarico per uno studio da 5 mila euro che verrà assegnato la prossima settimana.
«Lo sperone di roccia sopra la provinciale 72 necessita di un intervento di messa in sicurezza che va fatto entro breve - dice il sindaco Riccardo Fasoli -. Stiamo cercando le risorse, ma prima dobbiamo avere chiara la situazione. Lo studio ci permetterà di scoprire quale è la reale situazione attuale, come intervenire e soprattutto come muoverci per trovare dei finanziamenti per le opere di messa in sicurezza».
Lo scorso anno il distacco di sassi aveva richiesto un intervento di massima urgenza, mettendo in sicurezza parte della zona. La mancanza di documenti ufficiali sulle condizioni dello sperone roccioso sta creando non pochi problemi.
Pare che il faldone con la cronistoria degli interventi realizzati negli anni, le date di posizionamento delle reti para massi e quelle delle pulizie delle reti stesse, è sparito, probabilmente si è perso o è finito in qualche scatolone al momento del trasferimento dei documenti dall’Amministrazione provinciale di Como alla nuova di Lecco. Ed anche Anas pare non avere alcun documento.
Il tratto di strada provinciale da Debbio al confine con Abbadia, fino ad Olcio al confine con Lierna, nonostante sia provinciale è di competenza del Comune, considerato che Mandello ha più di 10 mila abitanti e di conseguenza deve provvedere alla manutenzione.
Come già successo in passato, augurandosi che non capiti più, basta un sasso sulla carreggiata a mandare in tilt la viabilità e i collegamenti. Lo scorso giugno la strada era rimasta chiusa per ben tre giorni, con grandi disagi. n P.San.
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