Mandello: gli operai Guzzi
dicono "sì" alla solidarietà
Erano 84 i dipendenti della Moto Guzzi che hanno votato la proposta di accordo per l'avvio di un contratto di solidarietà che inizierà a febbraio: 81 i favorevoli, tre gli astenuti. Così dopo un anno di cassa integrazione straordinaria 112 dipendenti dell'Aquila sfrutteranno un'altra annualità di ammortizzatore sociale.
"Il contratto di solidarietà ha due particolarità – spiega Vittorio Cantoni della Fim Cisl di Lecco – innanzitutto lo strumento verrà applicato a tutti i lavoratori. L'azienda non potrà scegliere su quali lavoratori “calcare” la mano con l'uso dell'ammortizzatore sociale, ma a tutti è stato programmato un uso settimanale della solidarietà al cinquanta per cento delle ore lavorate". Inoltre, mentre in Aprilia il contratto di solidarietà è spalmato su sei giorni anziché cinque, dando la possibilità all'azienda di poter trattenere i lavoratori in fabbrica anche il sabato in caso di picchi improvvisi di lavoro, senza tuttavia riconoscere alcuna indennità di lavoro straordinario, alla Guzzi questa modalità non verrà applicata: "I vertici di Guzzi e i rappresentanti di Confindustria avevano tentato di attuare questo sistema anche per lo stabilimento Guzzi – continua Cantoni –. Ma ci siamo opposti e abbiamo ottenuto che la solidarietà venga applicata a cinque giorni la settimane e non a sei. Così, in caso di lavoro straordinario il sabato le maestranze potranno godere del pagamento delle ore straordinarie".
Tra l'altro secondo le rsu aziendali il Contratto di Solidarietà sarebbe stato richiesto dall'azienda in via preventiva, ma nel concreto al momento l'azienda ha sufficienti ordini per proseguire senza grosse difficoltà la produzione a gennaio e febbraio. "Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – dice Mauro Castelli della Fiom – perché l'uso del contratto di solidarietà è migliorativo rispetto alla cassa integrazione, perché l'accordo prevede alcune migliorie allo strumento base, perché l'azienda anticiperà i soldi dell'assegno mensile dell'Inps e perché l'azienda è stata disponibile a trattare su molte situazioni e ad accettare le nostre condizioni".
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