Mandello: Mingardi
candidato al cda Rcs
Il mandellese Alberto Mingardi è in lista per entrare nel consiglio d'amministrazione della Rcs (Rizzoli-Corriere della Sera).
Come dire che il giovane studioso libertario è sulla porta d'ingresso del salotto buono dell'imprenditoria e della finanza italiana. Il nome di Mingardi è stato inserito tra i quattro che compongono la lista che Giuseppe Rotelli (con il 16,5% delle azioni è il maggior azionista di Rcs) presenterà all'assemblea dei soci. Con Mingardi, e oltre allo stesso Rotelli, nella lista ci sono: Attilio Guarneri, docente di diritto privato alla Bocconi, e Carlo Cerami, componente del cda della Fondazione Cariplo.
Imprenditore del settore sanitario, Rotelli non fa parte del patto di sindacato che gestisce il gruppo editoriale. E quindi ha diritto ad un solo seggio nel cda. Questo significa che, a meno di sorprese clamorose, Mingardi non dovrebbe entrare nel board della Rcs. Ma già essere inserito tra i possibili componenti del governo del gruppo milanese dimostra la considerazione che Mingardi ha saputo conquistare nel mondo della ricerca economica e dell'imprenditoria italiana.
Alberto Mingardi è direttore del centro studi Bruno Leoni di Torino, una realtà che si definisce «una voce importante in Italia per il liberalismo e la libertà». Una voce che vuole essere «chiara e convincente che difenda la libertà dalla tendenza dello Stato di crescere, assorbire, controllare e limitare le nostre scelte». Oltre ad essere un collaboratore de "La Provincia di Lecco", Mingardi scrive per giornali e riviste italiane ed internazionali. Ad esempio, lo studioso mandellese pubblica con regolarità articoli ed interventi sul Wall Street Journal.
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