Mandello: la Marzotto
vuole il marchio Redaelli
La trattativa è riservata e non ancora conclusa, ma il gruppo Marzotto sta per mettere le mani sul marchio Velluti Redaelli 1893 di Mandello.
Maria Grazia De Zorzi ed Eliana Cola, i curatori della procedura concorsuale della vendita dei beni della manifattura mandellese Vellutificio Redaelli, confermano che è in corso un negoziato con il primo gruppo italiano del tessile, la Marzotto spa, pronta ad acquisire dalla procedura i macchinari utili per la realizzazione dei pregiati velluti Redaelli che attualmente si trovano negli stabilimenti di Rancio e di Mandello, la sede commerciale tedesca della Redaelli, la sede industriale estera, che si trova in Repubblica Ceca e dove sarà trasferita l'intera produzione di velluti della Redaelli.
Oltre ai macchinari la Marzotto acquisterà anche i marchi e quindi i pregiati tessuti Redaelli, apprezzati dalle più importanti griffe d'alta moda italiana, continueranno a essere prodotti e a esistere senza interrompere completamente la storia di un brand iniziato nel 1893, ma la produzione non avverrà né in Italia e a Mandello, ma sarà concentrata in Repubblica Ceca.
Infatti l'interessamento del colosso tessile Marzotto rispetto al gruppo Vellutificio Redaelli si limita ai macchinari, ai marchi e alle sedi estere, come confermano i curatori: «La trattativa è in via di definizione e contiamo di chiudere la vendita entro la fine del mese - spiega De Zorzi - Non è possibile entrare nel dettaglio perché esistono dei vincoli di riservatezza ai quali non possiamo venire meno. Indubbiamente si tratta di una positiva soluzione per gran parte dei beni del vellutificio che, potendo essere venduti, garantiranno introiti utili per la prosecuzione del concordato e al pagamento dei debiti che l'azienda aveva».
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