Mandello: la Guzzi si ferma
Mancano i pezzi da assemblare
Mancano gli stampi per assemblare le Guzzi e da due settimane i 120 dipendenti dell'Aquila di Mandello sono interessati da un contratto di solidarietà. Glòi impianti di via Parodi torneranno a lavorare da lunedì 12 settembre.
Vedi documenti allegati
Questa volta la crisi di mercato e del settore moto non centra. Anzi: «Ci sono richieste sufficienti per coprire tutto il mese di settembre e ottobre, invece non possiamo lavorare perché la fonderia che produce le scocche delle moto e gli stampi del motore è fallita», racconta Fabrizio Zucchi, delle Rsu aziendale.
Così al rientro dalle ferie, l'azienda ha contattato le Rsu in fretta e furia, perché in magazzino gli stampi erano finiti. Lo stabilimento Guzzi aveva lavorato intensamente fino alla prima settimana di agosto per rispondere alle numerose richieste di Moto Guzzi da parte delle concessionarie, e ci si aspettava che durante le settimane di chiusura estiva la casa di Pontedera provvedesse a rimpinguare i magazzini. Così non è stato perché il fallimento della Tecnocontrol ha bloccato la fornitura di materiale.
L'azienda ha quindi chiesto ai lavoratori di restare a casa per altre due settimane sfruttando il contratto di solidarietà che le parti sociali avevano siglato all'inizio dell'anno per rispondere a eventuali crisi di mercato. «Questa volta non c'è alcuna crisi - continua Zucchi - Anzi, c'è molto lavoro da fare». Le 120 maestranze dello stabilimento di via Parodi torneranno al lavoro lunedì 12 settembre, contando su un accordo siglato tra Piaggio e le due fonderie Almec e Industrie Toscane, che prevede di scavalcare la mediazione di Tecnocontrol. Il materiale per l'assemblaggio dovrebbe arrivare a Mandello già nei prossimi giorni: «Siamo pronti a rincominciare - spiega Zucchi - cercheremo di recuperare il tempo perso lavorando di più nella seconda metà del mese». .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti allegati
Crisi economica: triplicate le ore di cassa integrazione
