Mandello: la Gilardoni
passa a Confindustria
Cambia squadra la Gilardoni Vittorio di Mandello. L'azienda metalmeccanica, specializzata nella realizzazione di cilindri e pistoni per motori, è passata nei giorni scorsi da Confapi a Confindustria.
La notizia è stata data dal titolare, Luigi Gilardoni che detiene il 100% della proprietà della Gilardoni Cilindri, nella sede di via Caprera ai sindacalisti di Fiom e Fim, Diego Riva e Vittorio Cantoni, che da anni stanno tenendo monitorata questa azienda, essendo una delle più importanti del territorio e avendo negli ultimi anni risentito degli effetti della crisi.
L'azienda, come altre manifatture metalmeccaniche, è stata colpita dalla crisi economica e in passato, a cavallo fra il 2009 e il 2010 ha dovuto ridurre il personale per contenere i costi fissi, e ha inoltre dovuto fare ricorso più volte alla cassa integrazione ordinaria, straordinaria e ad altri ammortizzatori sociali. La Gilardoni Vittorio Cilindri ha avviato all'inizio di dicembre una procedura di cassa integrazione ordinaria di tredici settimane destinata a tutti i dipendenti. «Ma che l'azienda sta usando marginalmente - spiega Diego Riva, segretario della Fiom Cgil -, dal momento che circa una decina di persone la settimana è coinvolta nell'uso della cassa integrazione», il che potrebbe significare ce la Gilardoni si trova ad affrontare la coda della crisi, essendosi lasciata alle spalle i pericoli maggiori.
Il titolare ha spiegato ai sindacati che il motivo del passaggio da Confapi a Confindustria sta nella maggiore disponibilità di servizi e garanzia di accesso al credito garantita dall'associazione di via Caprera.
«L'impresa vuole avviare una serie di investimenti e per farlo ha quindi bisogno di avere maggiore accesso al credito - racconta Riva - Si tratta quindi di una strategia che consentirà di avere più spazio e opportunità di finanziamento al fine di favorire lo sviluppo aziendale e opportunità di crescita».
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