Mandello, come sardine
sul treno dopo la scuola
I quattrocento studenti che prendono il treno per andare a scuola da Abbadia e Mandello devono affrontare ogni giorno un viaggio da incubo: «Meglio non sedersi e stare all'uscita: altrimenti non scendi», è il commento che arriva tra i vagoni.
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I controllori passano. Secondo i ragazzi, hanno paura che non rinnovino l'abbonamento ma, nonostante i costi, il servizio lascia molto a desiderare.
Ci sarebbe anche l'autobus, ma più costoso e gli orari non sempre combaciano con quelli di entrata e uscita da scuola.
Quando piove, oltre agli zaini, bisogna stare attenti agli ombrelli e il viaggio diventa ancora più pericoloso. Tante le lamentele, soprattutto per il rientro. I ragazzi, per non correre il rischio di rimanere sul treno, devono rimanere in piedi, accalcandosi alle porte, sedendosi l'uno sull'altro, insomma arrangiandosi come si può.
Lo scorso anno, in seguito alle numerose lettere di reclamo, Trenitalia aveva allungato i vagoni, ma è durata poco. Come segnalano gli studenti, basterebbe solo qualche carrozza in più.
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Mandello, l'odissea degli studenti sui treni