Mandello, area ex campeggio: «Occasione persa per la comunità»

Il sindaco Riccardo Fasoli replica alla minoranza di Casa comune

Il degrado è già evidente. Il fabbricato nato nell’area del vecchio campeggio di via Lungolario va demolito in tempi brevi - come detto dal Tribunale Amministrativo della Lombardia - a meno che l’azienda costruttrice, la Borgo Lariano srl, non faccia ricorso al Consiglio di Stato entro il 31 ottobre. Il sindaco Riccardo Fasoli fa notare come «la minoranza “Casa Comune per Mandello democratica” ha preferito sostenere il privato che ha fatto ricorso e ora se l’azienda non si rivolgerà al Consiglio di Stato l’area a lago tornerà ad essere luogo di spaccio come era prima. Il paese ha perso un’occasione».

L’occasione «di vedere riqualificata la zona e di poter avere una spiaggia, che sarebbe rimasta ad uso pubblico, sistemata e ordinata – prosegue Fasoli -, ora tornerà l’abbandono di prima» Se questo ricorso non ci sarà il Comune dovrà notificare subito l’annullamento del permesso di costruzione. In ogni caso l’ordinanza dell’Amministrazione provinciale di demolizione è già effettiva in quanto emessa da più di 90 giorni e confermata dal Tar.

La ditta costruttrice deve demolire l’intero edificio a lago e a monte, operando il ripristino dei luoghi e quindi per quanto possibile portare l’area alle condizioni originari. Azienda che ha comunque la possibilità di ripresentare il progetto chiedendo il via libera provinciale per realizzare solo la parte a monte di via Lungolario, abbandonando quella attigua alla spiaggia, destinata a tornare luogo di degrado, in quanto non verrà più ricompresa nel progetto. Ora però molto dipenderà dalla decisione o meno di rivolgersi al Consiglio di Stato: l’azienda ha tempo fino al 31 ottobre.

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