Mandello: alla "Redaelli"
un anno di cassa integrazione

È stata chiesta l'apertura di una procedura di cassa integrazione straordinaria destinata ai novanta dipendenti del Vellutificio Redaelli, l'azienda che ha avviato un iter concorsuale al Tribunale di Lecco per una grave sofferenza finanziaria.

g.morassi

MANDELLO - È stata chiesta l'apertura di una procedura di cassa integrazione straordinaria destinata ai novanta dipendenti del Vellutificio Redaelli, l'azienda che ha avviato un iter concorsuale al Tribunale di Lecco per una grave sofferenza finanziaria. La richiesta di cassa integrazione straordinaria è stata formalizzata da parte dei sindacalisti Lorena Panzeri della Cgil e Massimo Ferni della Cisl ai due commissari che si stanno occupando dell'avvio della procedura concorsuale, Maria Grazia De Zorzi ed Eliana Scola. "Al momento le maestranze stanno ancora lavorando trattandosi di un periodo di alta stagionalità per la produzione di velluto – spiega Ferni – Dal momento che i conti correnti dell'azienda sono stati bloccati a causa della deposizione dei libri contabili in Tribunale i lavoratori non hanno percepito lo stipendio di maggio e sono molto preoccupati nonché indispettiti dal fatto di non avere la certezza di essere remunerati per la loro prestazione lavorativa. Per questo la prima richiesta che abbiamo fatto ai commissari è stata di dare il via libera al pagamento della mensilità arretrata. I commissari hanno risposto che, se la procedura concorsuale lo consentirà, chiederanno l'autorizzazione al giudice". Il pagamento dovrebbe avvenire entro i prossimi dieci giorni e una volta terminate le ultime commesse, se non ci dovesse più essere lavoro, scatterà l'ammortizzatore sociale: "La cigs è stata richiesta per procedura concorsuale, quindi avrà durata di un anno, ulteriormente prorogabile per i successivi sei mesi. Contestualmente abbiamo chiesto l'apertura di una procedura di mobilità su base volontaria, che potrà essere usata da quei lavoratori che troveranno una nuova occupazione. In questo modo abbiamo avviato tutti gli ammortizzatori sociali per garantire una copertura ai lavoratori". Per quanto riguarda le prospettive industriali della storica azienda di Mandello le speranze sono scarse, tuttavia il sindacato, d'accordo con i curatori, hanno richiesto un incontro alle istituzioni (sindaco di Lecco, sindaco di Mandello, amministrazione provinciale) per valutare la situazione ed eventualmente sostenere un piano per non disperdere le competenze e il valore di un'azienda "ancora capace di produrre ricchezza", commenta Ferni.

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Martedì 14 Giugno 2011

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