Mandello: alla "Redaelli"
nominati i commissari

Sono stati nominati i due commissari giudiziali che si occuperanno del Vellutificio Redaelli, l'azienda tessile di Mandello che tre settimane fa ha consegnato i libri in Tribunale per avviare una procedura di liquidazione e l'ingresso al concordato preventivo.

g.morassi

MANDELLO - Sono stati nominati i due commissari giudiziali che si occuperanno del Vellutificio Redaelli, la fabbrica tessile di Mandello che tre settimane fa ha consegnato i libri in Tribunale per avviare una procedura di liquidazione e l'ingresso al concordato preventivo. Il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta dell'azienda e nominato due commissari, Eliana Scola e Maria Grazia De Zorzi, che avranno il compito di valutare lo stato finanziario dell'azienda, fare un bilancio sulle proprietà e sulle capacità del Vellutificio di liquidare i debiti contratti nei confronti dei lavoratori e dei fornitori, per poi avviare la procedura concorsuale vera e propria – cosa che potrà avvenire solo quando i creditori chirografari concorderanno sulla misura percentuale del saldo del debito – e quindi la vendita all'asta dell'azienda e dell'immobile. Proprio per velocizzare questa procedura e non perdere l'occasione di avviare immediatamente una trattativa con potenziali acquirenti la proprietà ha contemporaneamente avviato una procedura di liquidazione, anche se al momento nessun imprenditore si è fatto avanti per ritirare l'attività produttiva. I commissari hanno già incontrato il proprietario del Vellutificio, Alfredo Redaelli. La prima richiesta dell'ex titolare è stata quella di poter sbloccare i soldi depositati sul conto dell'azienda per poter pagare gli stipendi arretrati di maggio ai 90 dipendenti (65 occupati alla sede di Mandello, gli altri nello stabilimento di Rancio). Infatti il malumore da parte delle maestranze in questi giorni si è fatto sentire, soprattutto perché attualmente le linee produttive delle due sedi produttive sono ancora in funzione, dal momento che questo è un periodo di alta stagionalità per la produzione di velluto e le commesse non mancano. Nel corso di questa settimana i lavoratori hanno più volte minacciato di abbandonare le linee produttive, perché sui loro conti correnti non era stato accreditato lo stipendio del mese passato. Ora, con la nomina dei due commissari, la gestione finanziaria passerà al Tribunale, ed entro pochi giorni gli stipendi dovrebbero essere pagati. Lunedì 13 giugno anche i sindacalisti Lorena Panzeri della Cgil e Massimo Ferni della Cisl incontreranno i due commissari nominati: "Racconteremo loro la storia di questa azienda e le motivazioni che hanno portato a questa crisi", dice Lorena Panzeri, che ha seguito la vicenda Redaelli sin dalle prime avvisaglie di crisi. Cioè da quando l'azienda, circa un anno e mezzo fa, ha richiesto l'uso degli ammortizzatori sociali per far fronte a una grave crisi finanziaria provocata da un cattivo investimento in Slovacchia, che ha prosciugato le casse della Redaelli in un momento congiunturale difficile.

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Sabato 11 Giugno 2011

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