Mandello: al Vellutificio
si tratta il rinnovo della cassa
Sta per scadere la cassa integrazione straordinaria per i quaranta ex dipendenti ancora in carico al Vellutificio Redaelli di Mandello. Dal 7 di giugno non avranno più alcun paracadute. I sindacati stanno proponendo ai liquidatori dell'azienda, che si trova in concordato preventivo, una cassa integrazione in deroga che potrebbe dare ossigeno ai lavoratori.
Dal 7 di giugno non avranno più alcun paracadute economico, per questo i sindacati stanno correndo ai ripari, proponendo ai liquidatori dell'azienda, che si trova in concordato preventivo, una cassa integrazione in deroga che potrebbe dare ossigeno ai lavoratori.
Il Vellutificio, che fino a un anno fa contava 90 dipendenti, ha prima avviato una procedura di liquidazione e dallo scorso settembre si trova in procedura concorsuale al tribunale di Lecco che ha nominato curatori della procedura i commercialisti Maria Grazia De Zorzi ed Eliana Scola. I curatori hanno incontrato i sindacalisti Enrico Ferni della Cisl e Lorena Panzeri della Cgil per discutere del possibile avvio del secondo ammortizzatore sociale.
«Il 7 giugno scadrà l'annualità di cassa integrazione straordinaria che, essendo stata richiesta per procedura concorsuale, non è più rinnovabile per un altro anno - spiega Ferni - I curatori della procedura ci hanno informato che, a loro avviso ci sono buone probabilità che la richiesta di cigs in deroga possa andare a buon fine, anche se spetta al Tribunale prendere questa decisione».
Quindi nell'incontro non si è arrivati a una soluzione, ma i curatori si sono impegnati a presentare la richiesta al tribunale che prenderà una decisione. In organico al Vellutificio Redaelli ci sono ora quaranta persone.
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