Cronaca / Circondario
Mercoledì 19 Agosto 2015
Mancano otto presidi e tanti docenti
Non ancora definite le date per assegnare le cattedre libere e nominare i supplenti a Lecco e provincia. Duecento i posti vacanti da ricoprire con assunzioni a ruolo. Molte le domande di insegnanti provenienti dal sud
La “Buona scuola” parte nel caos. L’ufficio scolastico provinciale, che fa capo alla sezione milanese , superata la metà di agosto non ha ancora definito le date per l’assegnazione delle cattedre libere, e neppure quelle per le nomine delle supplenze.
Considerato che l’anno scolastico per i docenti inizia l’1 settembre, i tempi sono stretti. Molto stretti visto che per di più mancano pure otto presidi, destinati ai comprensivi del territorio, ed in particolare manca il dirigente del “Lecco 3” il comprensivo più grande della città e quello di Calolziocorte che sfiora i 900 studenti.
Quanto alle assunzioni dei docenti, nel Lecchese i numeri sono molto esigui, si parla di 200 posti vacanti, che devono essere coperti con assunzioni a ruolo. In parte i posti andranno a docenti che già ricoprono quel ruolo da supplenti, e in parte a insegnanti provenienti anche da fuori regione, visto che le graduatorie non vengono più fatte provincia per provincia, o regione per regione, ma per raggruppamenti di cento province territorialmente vicine. Di conseguenza molti puntano alle macro aree del nord.
«I numeri diffusi dal Miur sul piano straordinario di assunzioni ci dicono che sono soprattutto gli insegnanti del sud ad aver presentato domanda di assunzione per i posti vacanti al nord, con un vero e proprio esodo verso la Lombardia. Questo è l’effetto di un intervento governativo che non ha tenuto adeguatamente conto del rapporto tra posti disponibili e iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, provincia per provincia – dice l’assessore regionale all’istruzione Valentina -. I dati ottimisticamente diffusi dal Ministero sul piano delle immissioni in ruolo previsto dalla legge di riforma dell’istruzione non sembrano mettere nella giusta correlazione le domande presentate e il numero di aventi diritto».
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