Mancano gli infermieri: al Mandic
di Merate chiude il reparto
di semi-intensiva pneumologico

Una brutta notizia per il presidio cittadino, ancora una volta alle prese con una serrata che è stata annunciata come temporanea ma che si teme possa diventare definitiva

Mancano gli infermieri. Così, all’ospedale Mandic di Merate, chiude, temporaneamente, il reparto di semi-intensiva pneumologico, gestito dall’Inrca di Casatenovo. Una brutta notizia per il presidio cittadino, ancora una volta alle prese con una serrata che è stata annunciata come temporanea ma che si teme possa diventare definitiva.

La decisione di chiudere il reparto di semi-intensiva pneumologico, gestito da Inrca di Casatenovo all’interno dell’ospedale cittadino, è stata comunicata dal direttore sanitario Riccardo Luzi al direttore della pneumologia e ai vertici dell’Asst di Lecco. La scelta è stata giustificata per la «grave criticità» relativa alla «carenza di personale infermieristico». Quello disponibile è stato spostato tutto nel reparto di rianimazione pneumologica.

Per cercare di fare tornare l’Inrca sui propri passi, Gerolamo Fontana, presidente della Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) di Lecco si è subito mosso. «Ho invitato il senatore Tino Magni a presentare un’interrogazione. Ho fatto lo stesso con i nostri tre consiglieri regionali. Ho anche scritto a tutti i sindaci della zona per informarli e mobilitarli. Quello di Merate era l’unico centro in Italia specializzato nelle crisi del respiro. Il reparto del Mandic è unico nel suo genere perché pensato e organizzato in funzione della acuzie respiratorie dei pazienti con sindrome di Duchenne. Si tratta della struttura più adeguata per rispondere ai bisogni di pazienti sovente pluripatologici».

Fontana ricorda che il reparto era stato costruito «alcuni anni fa, dopo l’apertura della pneumologia, attraverso la collaborazione tra il primario e l’Uildm. Grazie alla sua posizione strategica, poteva essere comodamente raggiunto da numerose province. È davvero assurdo che venga chiuso solo perché mancano gli infermieri. Poiché dipende dall’Inrca di Casatenovo, basterebbe semplicemente prendere là gli infermieri e spostarli al Mandic». Fontana si è rivolto direttamente anche ai vertici dell’Inrca e dell’Asst di Lecco.

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