Manca personale, in difficoltà il distaccamento dei vigili del fuoco di Tirano

Il distaccamento dei Vigili del fuoco di Tirano ancora e sempre più in difficoltà a causa della carenza di personale. Durante questa settimana è rimasto chiuso per due turni, non è certo la prima volta; ed è anche sempre più frequente che l’organico sia ridotto al minimo, tre unità, una partenza ridotta, come si dice in gergo, o addirittura che di turno ci siano solo due persone, circostanza che non permetterebbe nemmeno di intervenire in caso di chiamata nella maggior parte degli interventi. E, così, sopperiscono i vigili del fuoco volontari, che, però, non possono certo garantire la disponibilità h24 e che dovrebbero, invece, essere loro di supporto agli effettivi.

«Una situazione non più tollerabile e che mina la sicurezza sia dei cittadini che del personale - afferma Roberto Della Pollina, segretario provinciale del sindacato Conapo -. La grave carenza di personale a livello provinciale non è di certo imputabile al Comando, ma è comune a tutto il territorio nazionale. E’ però fondamentale che il comandante continui a sensibilizzare la direzione regionale perché ci vengano assegnate maggiori risorse. In Valtellina e Valchiavenna la pianta organica prevede 154 vigili del fuoco più 74 capisquadra, mentre, almeno sulla carta, sono meno di 130 i primi e 44 i secondi. Alla cronica carenza di organico per ritardi nelle assunzioni, si aggiungono i colleghi che, causa il continuo innalzamento dell’età media del personale, non sono più idonei al soccorso tecnico urgente per problemi fisici spesso legati all’attività lavorativa svolta, oltre a coloro i quali usufruiscono , giustamente, di permessi per leggi speciali».

Una situazione che si ripercuote prevalentemente sul distaccamento di Tirano. «Questo perchè vi è un ordine del giorno del 2018 che prevede che eventuali carenze nei vari distaccamenti debbono essere sopperite attingendo al personale del distaccamento di Tirano – prosegue Della Pollina -. Si era infatti individuata nel Tiranese la zona in cui, statisticamente, vengono effettuati meno interventi o di minor complessità, e, grazie alla numerosa e importante collaborazione dei vigili del fuoco volontari, si riteneva forse di riuscire a mettere una pezza. Ma la sicurezza dei cittadini non può essere una mera questione statistica, a rischio ci sono delle vite. Senza contare, e non è certo di second’ordine, la sicurezza degli operatori, costretti a intervenire in partenza ridotta e in condizioni tutt’altro che ottimali. E’ vero che dai volontari arriva un grande aiuto, ma sembra sembra che siamo noi permanenti a supporto loro e non il contrario». Così, ogni qualvolta manca personale a Mese, Morbegno, Valdisotto o al Comando di Sondrio, i vigili del fuoco in servizio a Tirano vengono spostati laddove serve.

«Una situazione che è anche svilente e demotivante per chi lavora a Tirano – conclude -. Comprendiamo le difficoltà dovute alla carenza di personale, problema strutturale, ma chiediamo da tempo che vengano stanziate maggiori risorse per garantire il numero minimo previsto in tutte le sedi e, nel caso eccezionale dovessero verificarsi delle carenze, la situazione venga uniformata a livello provinciale, senza prosciugare sistematicamente Tirano con conseguenti chiusure che minano la sicurezza di quel territorio».

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