Malore per un ciclista dopo la salita, rianimato con il defibrillatore del rifugio

Si accascia al suolo dopo aver pedalato per più chilometri da Dervio salendo fino al rifugio dei Roccoli Lorla, in zona Introzzo. Un malore improvviso che avrebbe potuto costare la vita ad un 45enne che giunto all’altezza del rifugio si è sentito male. Immediati la chiamata ai soccorsi alle 13.40 di oggi, ma grazie ad un medico che era proprio sul posto per trascorrere una giornata in montagna all’aria aperta, l’uomo in arresto cardiaco è stato rianimato con il Dae, il defibrillatore, posizionato nel posteggio sotto il rifugio.

Grazie alla dottoressa che è subito intervenuta ed ha azionato il Dae in modo corretto, il battito cardiaco dell’escursionista è ripreso.

Nel frattempo sul posto è arrivata l’ambulanza del soccorso Bellanese, e da Como si è alzato in volo l’elicottero che ha poi portato il 45ennne all’ospedale Manzoni di Lecco in codice rosso, ovvero grave. Pronta ad intervenire anche una squadra del soccorso alpino e speleologico considerata l’area, ma non è stato necessario visto che l’ambulanza e l’elisoccorso sono giunti velocemente sul posto.

L’uomo era arrivato in mattina a Dervio con un gruppo di amici, posteggiata l’auto avevano preso le biciclette con l’obiettivo di salire fino in Valvarrone, lungo un percorso non semplice molto irto, e probabilmente proprio lo sforzo ha fatto stare male il ciclista che giunto sul posto ha accusato un malore andando in arresto cardiaco.

Arrivato all’ingresso del rifugio ha perso i sensi accasciandosi al suolo, uno forte spavento per tutti i presenti e subito la chiamata ai soccorsi, mentre il medico già sul posto ha effettuato le prime manovre con il Dae. L’uomo è ricoverato al Manzoni ed è in gravi condizioni.

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