Malgrate, i tre aspiranti sindaci si confrontano

Tra cinque anni Aldo Maggi (“Malgrate per tutti”) vorrebbe vedere «maggiore voglia di vivere assieme e i malgratesi prendere più possesso della città»; Michele Peccati (“Obiettivo Malgrate Più”) punta «alle esigenze concrete: cura del verde, equa attenzione a tutti i rioni e non come ora, che al Porto, per esempio, ogni cartello dei parcometri dice cose diverse al punto tale che si fa prima a giocarsi gli orari al lotto, che a evitare la multa». Marco Vassena (“Insieme per Malgrate”) vuole «lavorare molto sulla gente e convincerla a tornare a credere che Malgrate è davvero di tutti e non di chi sta nel Palazzo».

Questo, in sintesi, il messaggio dei tre candidati sindaco alle elezioni di giugno, nel confronto dell’altra sera moderato da Giorgio Cortella. Tra i «capisaldi», per Maggi c’è «il bilancio partecipato, con cifre tra i 30.000 e i 50.000 euro l’anno, che i cittadini potranno decidere dove investire; uno o più rappresentanti nominati in ogni rione, in costante dialogo col Comune; più coinvolgimento dei giovani».

Peccati mira anzitutto a «rimediare alle mancanze dell’amministrazione uscente, con progettualità e non più navigando a vista; promuovere con gli esercenti un turismo di qualità e non di massa; dare ai giovani i luoghi di ritrovo, come il campo da basket e il pratone adiacente alle scuole. Nel Sociale, istituire uno sportello con figure dallo psicologo all’avvocato, per offrire assistenza e indirizzo ai cittadini in difficoltà».

Vassena ha messo l’accento su «empatia e cambiare metodo di governo»; per risolvere il grosso problema dei parcheggi, vuole «identificare quattro aree facilmente rigenerabili, una per quartiere e creare un silo in piazzale Alpini». Sotto il profilo della viabilità, Peccati ha annunciato la «revisione dello sbocco di Fabusa sulla Milano-Lecco senza più andare fino alla rotonda dell’Obi o appesantire via Agudio, e ripensamento dei semafori».

La sicurezza passa anche per «l’incremento del “Controllo di vicinato”» sia per Maggi, sia per Vassena e, per quest’ultimo, «la polizia locale oggi è poco percepita, rispetto a quando avevamo il nostro comando in paese».

Quanto al turismo, per Maggi «bisogna promuoverlo con visite guidate, noleggio bici e kayak, in collaborazione coi privati»; per Vassena «il coinvolgimento dei commercianti è vitale». Quanto alle altre risorse di Malgrate, «il Parco Rio Torto - sostiene Vassena - è un polmone invidiabile, ma occorre la volontà di farlo vivere: l’area dove si potrebbero fare eventi è tuttora senza acqua né elettricità». Sul “Rio Torto” Maggi ha parlato di «un progetto presentato al Comune di Valmadrera, che ha il 70% del Parco e con cui va verificata la fattibilità, ma non temo di puntare i piedi per realizzarlo: in particolare il collegamento interno col nostro giardino di via Stabilini».

Quanto alle strutture, Peccati vuole «riutilizzare bene le ex scuole di via Reina» e Vassena «valorizzare il municipio, anche per il business dei matrimoni che, da Varenna in poi, portano soldi alla collettività». Sulle associazioni, Peccati pensa a «creare reali condizioni affinché tutte collaborino col Comune»; Vassena a «unire le forze col coordinamento della Proloco, ma anche reali aiuti dal Comune: non 300 euro all’anno».

Nel sociale, Vassena desidera «ampliare ad altre fasce di età il “Centro Donadoni” di via Manzoni», Peccati ritiene di «calibrare gli investimenti, per esempio riguardo a un asilo dove gli iscritti, da 90 che erano, si sono quasi dimezzati»; Maggi parte dai «400.000 euro l’anno già investiti oggi, dall’amministrazione attuale».

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