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Mercoledì 30 Novembre 2011
Malgrate, stop alle sale giochi
Regolamento contro i videopoker
Il Comune di Malgrate ha approvato un regolamento per ostacolare lo sbarco dei videopoker dentro i confini cittadini, non nascondendo i limiti di manovra nell'ambito del gioco d'azzardo. Si vocifera di una possibile apertura di una sala scommesse a Porta. Il sindaco: «Al momento non ci risultano comunicazioni; qualora il problema si presentasse, faremo valere il rispetto di tutte le normative».
Ed ecco, così, una sala scommesse candidarsi per aprire a Porto, al piano terra di un popoloso condominio. Il consigliere di minoranza Luigi Noseda s'è fatto portavoce dei residenti: «Gli inquilini sono già tutti in fibrillazione - ha detto. - Per giunta, lì si verifica una carenza assoluta di parcheggi e la situazione è già precaria oggi». Il sindaco, Gianni Codega, getta acqua sul fuoco: «Al momento non ci risultano comunicazioni d'apertura di nuove attività a Porto, perciò il problema non si pone; qualora si presentasse, faremo valere il rispetto di tutte le normative, nei limiti delle competenze residuali che ci spettano».
L'assessore Flavio Polano ha chiarito: «il Comune interviene dove può; persino in materia di giochi ha un potere molto limitato, praticamente alle sole macchinette, mentre l'autorizzazione delle videolotterie spetta per esempio ai questori; allora - ha dichiarato - affidiamo il mandato al sindaco di portare la nostra voce in Questura e in Prefettura, per ribadire l'importanza di un punto d'equilibrio tra lo Stato, che sul gioco guadagna, e il cittadino che soffre».
Ha aggiunto l'assessore Floro Rauti: «Occorre lavorare anche sulla gente, sensibilizzando chi gioca: vedo persone piazzarsi al bar dalle 8 del mattino, a "grattare" e pigiare; si suicidano, sui pulsanti di quelle macchinette. Il fenomeno ha raggiunto livelli indecorosi. Non è civile una società che rastrella denaro indifferente a chi, frattanto, va in malora; non si vive d'illusioni e bisogna spiegarlo a questa gente: non si vince mai, a certe lotterie; si perde sempre».
Il regolamento del Comune mira a «lanciare un messaggio - ha chiarito il sindaco -. Malgrate non è favorevole a certe attività e contrapporrà ogni possibile ostacolo». Il regolamento impone la tutela anzitutto di minori e anziani, ovvero dei luoghi più frequentati: nessuna sala sarà ammessa a meno di 300 metri da oratori, biblioteca, scuole e persino giardini pubblici. Codega ha d'altronde rilevato che «ultimamente in tutti i paesi proliferano anche le lotterie: sotto l'aspetto etico, non ci pare lo strumento migliore».
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