

Confidando che vi predica un futuro luminoso, non perdetevi il pappagallo Amore, il prossimo 26 luglio: colpo grosso, il lungolago ospiterà proprio il cosiddetto pappagallo del Papa.
Sarà l’ospite d’onore di un evento patrocinato dal Comune; l’assessore alla Cultura, Carmine De Lillo, informa che «la presenza del pappagallo del Papa è prevista all’interno di un evento sicuramente di grande richiamo, che si dividerà in due zone: nell’area delle feste, sul nuovo lungolago, verranno accolti artisti e spettacoli, quindi lì svolazzerà il celebre volatile; nell’area sotto la pergola di piazza Garibaldi avremo invece una vetrina di sponsor che renderanno possibile il resto della manifestazione e che si racconteranno in questo spazio non coi soliti gazebo, ma attraverso totem e soluzioni adeguate, così da creare un evento nell’evento».
Chi saranno gli artisti, per il momento, non viene reso noto: la suspense è d’obbligo per un maggiore successo, ma il nome del più celebre trapela. «E’ previsto l’arrivo del pappagallo del Papa – conferma l’assessore – Confidiamo naturalmente tutti nel tempo bello, visto che finora abbiamo preso solo una quantità d’acqua. Speriamo che non debba saltare anche questo avvenimento».
Il pappagallo Amore è artista e – per così dire – figlio d’arte; la sua carriera è ai più nota: dalla capacità di predire il futuro, all’incontro col pontefice in piazza San Pietro quando, lo scorso gennaio, fu benedetto sulla papamobile, all’ingaggio per il dopo-festival di Sanremo.
Il clamore suscitato dall’incontro tra Papa Francesco e il volatile – che ripropose sulla stampa internazionale il parallelismo tra il Santo padre e san Francesco – portò poi a rivelazioni anche indesiderate sul conto del proprietario dello splendido Ara verde: si rivelò fare lo spogliarellista. Francesco Lombardi, in arte Ghyblj – da Trezzano - era in piazza San Pietro per vedere il Papa, accompagnato dall’inseparabile pennuto lo scorso 29 gennaio. Ha poi raccontato: «Papa Francesco ha notato subito tra la folla Amore. Mi ha sorriso divertito e mi ha fatto cenno di avvicinarmi. Con grande emozione, ho fatto passare il pappagallo dalla mia alla sua mano. Il Pontefice lo ha tenuto per qualche istante e lo ha benedetto».
In seguito, il pappagallo è diventato uno dei protagonisti del dopo-Festival, sulle orme di Paul, il polipo-indovino che durante i Mondiali del 2010 pronosticava le squadre vincenti di ogni partita. .
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