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Sabato 05 Febbraio 2011
Malgrate: nelle scuole
torna la caldaia a legna
Coniugando antico e moderno, il Comune ridisegna l'impianto del plesso del Gaggio: andrà a legna, proprio come una volta; diversa sarà la nomenclatura, sicché la terminologia più corretta è oggi «combustibile cippato»
Sembrano passati anni luce da allora, la tecnologia effettivamente ha fatto passi da gigante ma, gira e rigira, è sempre ai boschi che si torna a guardare. Coniugando antico e moderno, il Comune ridisegna l'impianto delle scuole del Gaggio: andrà a legna, proprio come una volta; diversa sarà la nomenclatura, sicché la terminologia più corretta è oggi «combustibile cippato». La nuova caldaia lo brucerà per tenere al caldo i ragazzi ma, in casi straordinari, potrà essere alimentata anche a metano. Quest'ultimo «ti dà una mano», secondo una recente pubblicità e, tuttavia, non è da considerarsi tra le fonti energetiche più ecologiche in quanto difficilmente rinnovabile; come l'amministrazione di Malgrate puntualizza, «l'edificio scolastico passerà dalla classe energetica E alla C quando verrà riscaldato utilizzando esclusivamente il cippato».
D'altronde le scuole del Gaggio sono state dotate recentemente anche di un altro dispositivo, quest'ultimo ambientalmente del tutto corretto: un impianto fotovoltaico per l'energia elettrica installato su parte del tetto, per una potenza pari a 39,36 chilowatt. Per modificare l'impianto di riscaldamento il Comune prevede ora di spendere 170mila euro.
Il «cippato» non è altro che legno di provenienza agricola e forestale, non particolarmente selezionato: si ricava da attività di diradamento boschivo, taglio di siepi, residui di potature di frutteti e vigneti; viene bruciato in caldaie sotto forma di scaglie o «chip».
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