la malagiustizia

Nel 2005 ho acquistato all'asta fallimentare presso il Tribunale di Lecco un immobile al primo piano di una palazzina. Annesso a codesto acquisto ho, altresì,

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Nel 2005 ho acquistato all'asta fallimentare presso il Tribunale di Lecco un immobile al primo piano di una palazzina. Annesso a codesto acquisto ho, altresì, acquistato 666/1000 di quota indivisa di sottotetto non abitabile posto a piano terzo della suddetta palazzina. Nel 2009 il Tribunale ha provveduto a vendere all'asta anche l'immobile sito al piano secondo della medesima palazzina. Il nuovo proprietario, in sede di ristrutturazione del suddetto immobile, ha occupato, senza alcun mio consenso, il suddetto sottotetto provvedendo al posizionamento di N. 12 tubi dell'acqua e -N. 03 tubi del gas ad uso del suo appartamento sottostante. Ho provveduto immediatamente a segnalare la cosa ma siccome non si riusciva ad avere un colloquio civile con la proprietà, ho deciso di ricorrere al Tribunale (peraltro lo stesso che mi ha venduto l'immobile, per far togliere i tubi e tutto quanto depositato in essere. In sede di procedimento possessorio, il Giudice ha deliberato che siccome il mio possesso non veniva leso in maniera grave (????) la mia richiesta non poteva essere accolta ma che siccome effettivamente una lesione del possesso c'era, che almeno le spese processuali venissero compensate tra le parti. Pur non condividendo in alcun modo tale sentenza, mi sono adeguata a quanto prescritto dalla "legge" e ho preso per buobo quanto deciso dal Giudice in tale sede. La controparte, invece, ha fatto ricorso limitatamente a quanto previsto per la compensazione delle spese. Ieri mi è stato comunicato che tale ricorso è stato accolto dal tribunale e pertanto sono stata condannata a pagare sia le spese per il vecchio procedimento (che ci potrebbe pure stare) sia le spese del ricorso causato dalla precedente errata sentenza del Giudice. Ovviamente nessuno andrà a far rispondere del Giudice dell'errore commesso nella sentenza mentre a me sto scherzo mi è costato quasi 2.000 euro in più di quanto avrei speso se nella prima sentenza mi avesse obbligato a rifondere le spese. In più, ultimo ma non meno importante, mi ritrovo a tutt'oggi ad avere quei maledetti tubi sulla mia porzione di proprietà non potendo usufruire a pieno di quanto da me acquistato e regolarmente pagato e soprattutto, visto che i suddetti tubi sono "scoperti", a non dormire sonni tranquilli in quanto il tutto è regolarmente sulla mia proprietà. Allego fotografie che documentano l'attuale stato di suddetto sottotetto (che sono poi le stesse che ho consegnato in Tribunale allegate alla causa. Vi invito pertanto, se vorrete, a farvi un giro da queste parti per vedere in che situazione siamo costretti a vivere per colpa di prepotenti che fanno quello che vogliono e soprattutto di rappresentanti della cosidetta Legge che gli consentono di farlo.

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Venerdì 01 Luglio 2011

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