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Giovedì 07 Marzo 2013
Madesimo dice addio
al palaghiaccio coperto
Tra i motivi, come ricordato dal primo cittadino facendo riferimento alle indagini della procura e della Guardia di finanza, «ci sono anche i fatti che tutti conosciamo»
In un'atmosfera carica di amarezza e delusione, il sindaco Franco Masanti ha annunciato che del progetto - approvato due anni fa e basato sulla realizzazione a carico di privati della copertura in cambio della possibilità di costruire appartamenti in un'altra zona del paese - non resta più nulla.
Tra i motivi, come ricordato dal primo cittadino facendo riferimento alle indagini della procura e della Guardia di finanza «ci sono anche i fatti che tutti conosciamo». «Purtroppo per varie ragioni, a cominciare dal fatto che la controparte non ha firmato l'accordo definitivo, tutto si ferma - ha spiegato -. Si ritiene quindi di dovere annullare il piano integrato. C'era stato un ricorso al Tar da parte della cittadinanza, noi avremmo potuto affrontare questo scoglio. Poi le situazioni che esulano da questo aspetto hanno determinato questo epilogo. L'area che avrebbe dovuto diventare residenziale resta momentaneamente agricola, poi l'architetto del Comune si occuperà di quest'aspetto».
Il palaghiaccio è stato uno degli argomenti più discussi nei primi quattro anni di presenza in municipio della giunta Masanti. Il progetto di realizzazione di questa struttura ha rappresentato la volontà di passare da un turismo legato quasi esclusivamente allo sci a un'offerta basata anche su altre iniziative.
«Non siamo soddisfatti di questo finale: dopo quattro anni dedicati alla copertura del palaghiaccio vediamo morire un progetto centrale per il futuro del paese - ha aggiunto con amarezza il sindaco -. Stiamo lavorando sodo per portare a Madesimo nuovi clienti e i risultati non mancano, ma cosa potremo offrire in alternativa allo sci? Saremo ancora dipendenti dalle condizioni meteorologiche e questo aspetto condizionerà molto le attività dei mesi estivi. Purtroppo ora paghiamo gli errori del passato. Vent'anni fa c'era la possibilità di realizzare un palaghiaccio con un contributo del Coni, ma in quel periodo si pensava - mi duole dirlo - a costruire condomini. Ora ci lecchiamo le ferite».
Visto che non ci sono strade alternative per il finanziamento, il progetto della copertura decade. Ma ora il Comune punta su una soluzione intermedia. «Siamo in scadenza di mandato, non vogliamo lasciare progetti in sospeso, non abbiamo risorse alternative e quindi annulliamo tutto. Ma nel frattempo abbiamo richiesto un finanziamento alla Regione e al Credito sportivo per potere realizzare il ghiaccio artificiale al Centro sportivo. Siamo fiduciosi. Non abbiamo rinunciato all'idea di potere dotare il paese di una struttura utilizzabile lungo tutta la stagione invernale».
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