«Macché branco, solo un festino
E le ragazze erano consenzienti»

Interrogato il minorenne accusato di violenza sessuale e sequestro di persona.

«Le ragazze erano consenzienti. Ridevano e scherzavano con noi. Era un festino, eravamo tutti un po’ fuori».

Così il giovane di 17 anni accusato di violenza sessuale e di sequestro di persone, in concorso con altri quattro ragazzi, ieri mattina al carcere del Beccaria ha voluto raccontare la sua versione di quella caotica giornata del 14 luglio, quando - secondo l’accusa - quattro ragazzine minorenne furono rinchiuse per tre ore in un appartamento del Canturino e una di loro avrebbe subito palpeggiamenti.

Il giovane, di origine marocchine, assistito dall’avvocato di fiducia Ivana Anomali, si è presentato sereno all’interrogatorio del Gip del Tribunale dei Minori Marina Zelante, e ha parzialmente ammesso le proprie colpe. Oltre a lui sono stati arrestati quattro amici, tre maggiorenni e un minorenne. «Nessuna di loro è stata obbligata a fumare la canna, ma tutte hanno fatto qualche tiro».

E sui palpeggiamenti ha detto di non essere lui il colpevole.

Il racconto completo sul quotidiano La Provincia in edicola domenica 3 marzo

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