Lunedì l’ultimo saluto al giovane morto nel torrente Masino

Si terranno lunedì mattina a Rho i funerali di Giuseppe Marsichina, il 17enne morto martedì scorso inghiottito dal torrente Masino, a Cornolo, dove si trovava insieme agli amici. La Procura ha concesso il nulla osta alla sepoltura

Si terranno lunedì mattina, alle 11.15 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni a Rho, i funerali Giuseppe Marsichina, il diciasettenne che nel primo pomeriggio di martedì è stato inghiottito dal torrente Masino mentre faceva il bagno in località a Cornolo, a 750 metri di quota nel territorio di Val Masino.

La salma dello sfortunato ragazzo, recuperata due giorni dopo il tragico incidente in fondo ad una pozza a meno di un centinaio di metri dal punto in cui si era immerso, dopo la ricognizione cadaverica è stato restituito alla famiglia, che lo ha subito portato a Rho. In attesa delle esequie, si trova presso la casa funeraria “Giardino degli angeli”.

Giuseppe lascia la mamma Isabella, il papà Simone, una sorella, Alice, e due fratellini, Vito e Salvatore. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto tanti amici, conoscenti, e tutta di Rho. Giovedì sera il sindaco, Andrea Orlandi, ha fatto osservare un minuto di silenzio prima della Notte bianca in programma in centro, e in tanti anche sui social, hanno chiesto che lunedì, in concomitanza con il funerale del giovane, venga proclamato il lutto cittadino.

E, a proposito di social network, tantissimi i post di ricordo e di cordoglio pubblicati in queste ore. «Giuseppe Marsichina è un ragazzo di Arese - si legge sulla pagina Facebook e sul sito internet dei Salesiani don Bosco di Arese -, ha concluso lo scorso giugno il suo percorso formativo con la qualifica di operatore della ristorazione. Una qualifica che si era guadagnato soprattutto in laboratorio e nelle esperienze di stage, che aveva fatto per un periodo prolungato. Perché, come molti ragazzi di Arese, Giuseppe faceva fatica a studiare; ma quando c’era da lavorare dava il meglio di sè. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia e ai suoi cari e lo piangiamo con sgomento. Insieme, lo affidiamo a don Bosco e al Signore perché lo accolgano in Paradiso e perché, dal Paradiso, Giuseppe aiuti e protegga tutti i ragazzi di Arese, di ieri e di oggi».

Sulla tragica scomparsa di Giuseppe la Procura di Sondrio non indagherà oltre, la dinamica di quanto accaduto appare già chiara. Il 17enne, che si trovava in riva al Masino insieme a tre amici, ha deciso di immergersi nelle acque del torrente, in una pozza I m p r o v v i s a - mente, però, si è reso conto di non riuscire a raggiungere la riva, la corrente era troppo forte, e le acque del Masino con i suoi mulinelli lo hanno inghiottito.

La ricognizione cadaverica ha permesso di accertare che il giovane è morto a causa dell’ipotermia. Sul suo corpo nessun segno esterno, niente che faccia propendere per ulteriori indagini, quindi la Procura di Sondrio ha deciso di non procedere con l’autopsia.

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