Cronaca / Lecco città
Venerdì 06 Febbraio 2015
L’ultima beffa per i pendolari
Il treno arriva ma li lascia a terra
Filippo Boscagli annuncia le denunce per l’incredibile episodio sul 7.59 per Milano
Troppo lunga la fila per salire, il capotreno chiude le porta e parte senza passeggeri
Brutta esperienza ieri mattina per i pendolari del 7.59 , il diretto per Milano centrale che in genere raccoglie la maggior parte dei pendolari diretti al lavoro e i n parte all’Università. Nonostante (strano ma vero) il diretto sia arrivato in orario è ripartito lasciando molti passeggeri allibiti sulla banchina.
A raccontare l’accaduto Filippo Boscagli che almeno da quattordici anni prende quel treno ogni mattina.
«Le quotidiane avventure del pendolare lecchese hanno visto oggi un episodio inedito da aggiungere ai mille già vissuti e personalmente in 14 anni di pendolariato ne ho viste - racconta il capogruppo di Ncd -
Il “7.59” (in termini tecnici il Regionale 2557 per Milano Centrale) arriva in orario sulla banchina lecchese. La classica porta rotta - almeno una a convoglio serve e mantenere viva la tradizione - crea la solita fila assolutamente ordinata che lascia scendere la massa di studenti per poi salire.
Ed ecco che quando da molti ingressi liberi del treno la gente è salita e manca solo da smaltire quella ventina che era all’altezza della porta rotta, con efficienza elvetica inaspettata, il capotreno dà l’ordine e via! Si chiudano le porte! Capita spesso che si chiudano in anticipo, poi giustamente il capotreno si accorge e riaprendole al volo in 10 (dieci) secondi si smaltisce la coda… Ma non stavolta».
«Il treno sbatte le porte in faccia ai pendolari, una ragazza quasi lascia un braccio nella chiusura ed una quindicina di lecchesi con gli occhi sbarrati dallo stupore si vedono il mezzo che doveva portarli al lavoro partire senza di loro proprio mentre stanno salendo».
Stavolta i pendolari annunciano denunce
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