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Venerdì 11 Gennaio 2013
Lorena Bonetti fuori dal Cfp
Marily Giugni nuova direttrice
Nessun reintegro per l'ormai ex direttrice Lorena Bonetti in attesa della sentenza di merito sul ricorso intentato contro la Provincia. Con l'inizio dell'anno al Centro di formazione professionale di Sondrio c'è una nuova dirigente: si tratta di Marilj Giugni, dipendente dell'amministrazione provinciale di palazzo Muzio
Sondrio - Nessun reintegro per l'ormai ex direttrice Lorena Bonetti in attesa della sentenza di merito sul ricorso intentato contro la Provincia. Con l'inizio dell'anno al Centro di formazione professionale di Sondrio c'è una nuova dirigente: si tratta di Marilj Giugni, dipendente dell'amministrazione provinciale di palazzo Muzio nel settore Cultura e che ha già avuto esperienze lavorative al Cfp.
Il decreto di nomina temporanea - si tratta di una reggenza fintanto che non sarà chiusa la vicenda giudiziaria - è stato firmato dal presidente Massimo Sertori prima della fine dell'anno.
«Come promesso» dice il numero uno di palazzo Muzio in riferimento a quanto sempre sostenuto dopo la scelta di non rinnovare il contratto in scadenza di Bonetti. Sertori e <+nero>Franco Imperial<+tondo>, l'assessore competente, avevano sempre dichiarato la volontà di ricercare all'interno delle risorse umane dell'ente una figura capace di prendere in mano la dirigenza dell'istituto.
La decisione della Provincia è stata sancita poi anche dal cda che proprio all'inizio dell'anno ha deliberato la reggenza di Giugni indicando anche il compenso che sarà di 55mila euro all'anno.
«Con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e della direttrice - commenta Sertori - la situazione al Cfp sta andando verso la normalizzazione».
Una normalità che però potrà essere raggiunta appieno soltanto dopo che sarà chiusa anche la vicenda giudiziaria che vede contrapposti da una parte Bonetti e dall'altra l'amministrazione provinciale.
L'ex direttrice, alla quale il precedente cda aveva rinnovato il contratto per i prossimi tre anni con una delibera che poi palazzo Muzio aveva chiesto di ritirare, si è rivolta al giudice del lavoro per far valere quella proroga chiedendo il reintegro in ruolo o, in caso contrario, il pagamento della somma dei mancati stipendi e cioè circa 280mila euro.
Secondo Bonetti, infatti, nessuno, né all'interno del cda né tantomeno all'interno dell'amministrazione provinciale, si sarebbe preso la briga di affrontare la questione di quel contratto già nelle mani della direttrice lasciando semplicemente passare il tempo senza alcun intervento. Da qui il ricorso.
Nel corso della prima udienza il giudice ha respinto la richiesta di reintegro ed ora non resta che attendere la sentenza di merito che dovrebbe arrivare per la fine del mese.
Intanto prima della fine dell'anno la Provincia ha fatto chiarezza su un altro punto e cioè le responsabilità circa i contenziosi legali ancora aperti al Cfp.
L'ultima proposta "conciliativa" per uno di questi prevedeva l'esborso di 100mila euro. Il cda del Centro aveva deliberato di chiedere alla Provincia di farsi carico degli oneri economici derivanti. La risposta dell'amministrazione è arrivata sotto forma di delibera: palazzo Muzio «ribadisce l'estraneità agli episodi contestati» e rinvia la palla al Cfp.
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