L’omicidio di Joele nel Kent

Sentenza attesa per venerdì

Alle battute finali il processo per la brutale uccisione del giovane di Nibionno

Tutti e quattro gli imputati si proclamano innocenti ma l’accusa insiste coi giudici

Nibionno

E’ attesa per venerdì la sentenza per l’omicidio del ventenne Joele Leotta e il ferimento del coetaneo Alex Galbiati, di Rogeno, avvenuti il 20 ottobre scorso a Maidstone, in Inghilterra, dove i ragazzi si erano trasferiti per lavoro.

Il processo è giunto alle battute finali e in aula sono risuonate anche le toccanti parole della mamma di Joele, Patrizia; alla sbarra ci sono quattro lituani, e quasi coetanei delle vittime: Aleksandras Zuravliovas, 26 anni (padre di un bimbo di pochi mesi); Saulius Tamoliunas, 24; il 21enne Linas Zidonis, senza fissa dimora e Tomas Gelezinis (31 anni, una figlioletta) che risiedeva nella stessa palazzina degli italiani, al terzo piano, e stava per essere cacciato a causa di lamentele per la musica alta: per il pm, fu questo il vero movente del pestaggio.

Il Pm ha ribadito: «I quattro imputati si aprirono a forza la strada per entrare dagli italiani».

«Li aggredirono – alle 23.15 – perché erroneamente convinti che si fossero lamentati loro col padrone di casa del rumore proveniente dall’ultimo piano».

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