L’occasione di Quaranta

con la “prima” nel Lecco

" data-title="A sinistra il giovane bluceleste Dario Quaranta, qui con Aldegani" data-credits="foto menegazzo" > " title="A sinistra il giovane bluceleste Dario Quaranta, qui con Aldegani">

È stato un esordio assoluto quello di Dario Quaranta da Cameri, in provincia di Novara. Un classe 1993, esterno alto, destro di piede, che finora era rimasto nel limbo degli allenamenti. Nessuno poteva dire se fosse, o meno, un buon giocatore, visto che, portato a Lecco da Paolo Cesana quando ancora si pensava la società dovesse andare a Ferrara, non era mai stato utilizzato. Qualche panchina, ma nulla più. Un oggetto del mistero, insomma.

Poi domenica l’esordio, nell’ultima mezz’ora contro il Legnago.

«Ho fatto il mio contro il Legnago – spiega Quaranta - cercando di dare una mano e di seguire quanto mi aveva chiesto il mister. Ho messo in campo la mia capacità di accelerazione, ho provato a creare un po’ di scompiglio, e ho esploso un tiro che non è andato altissimo: fosse stato un pelo più basso e centrato avrebbe potuto impensierire il portiere».

«Qui è stata dura inserirsi a gennaio, da un punto di vista tecnico. Sapevo già che sarebbe stato difficile anche perché siamo 28 giocatori, tutti validi. Ma io mi alleno al massimo e quando il mister mi butta dentro cerco di dare tutto me stesso. Le mie caratteristiche? Velocità, saper saltare l’uomo, di sicuro non sono un terzino, o un laterale difensivo come si diceva all’inizio della mia avventura».