Lo Stelvio come l’Everest: l’impresa benefica di Sarah Palfrader

Le grandi imprese si realizzano nel tempo, quando una volta sedimentata la grande fatica e le molteplici sensazioni, emergono poi tutte le emozioni. Anche quelle recondite. La Stelvio X 6 = 8848 metri per la Vita, l’Everesting in sella alla bicicletta messo a punto nella giornata di venerdì da parte di Sarah Palfrader, oltre ad una sensazionale impresa sportiva intrapresa e vinta dalla “wonder woman” bormina 51enne, si è rivelato un viaggio pazzesco scandito da emozioni incredibili. Ricordiamolo Sarah di professione parrucchiera da sempre atleta sia delle due ruote su strada ed anche in mountain bike con un passato di alto livello anche nella corsa in montagna, venerdì con partenza da Bormio Terme alle due di notte, ha pedalato per 19 ore coprendo i 9100 metri di dislivello che corrispondono ai 252 km di salite e di discesa spalmati su sei tornate, che separano appunto Bormio al Passo dello Stelvio. Autori al fianco di Sarah di questa impresa nata con uno scopo benefico, l’accoppiata di super cicloamatori bormini Michele Antonioli e Daniele Schena .

Un dato prettamente sportivo, la media delle risalite sui tornanti dello Stlevio per ben sei volte è stata stimata sotto l’ora e 50 minuti. Un crono pazzesco per chi mastica ciclismo. Tramite la sua amata bicicletta Sarah ha lanciato un aiuto concreto a chi la vita gliel’ha salvata e a chi sta passando ciò che ha passato lei. Il ricavato che per ora supera i 9.000 euro, sarà devoluto all’associazione Giuliana Cerretti per l’oncologia, che a sua volta devolverà al reparto di Medicina Nucleare e Radioterapia di Sondrio diretto dal dottor Claudio Barbonetti, diventato un fratello nella vita di Sarah.

Da lì il progetto dell’Everesting, uno dei tanti di Sarah la quale una volta guarita dal male che l’ha colpita nel 2020 si “è concessa” tre settimane di volontariato in Ecuador a 4000 metri di quota, in una cittadina poverissima di nome Esperenza, organizzando pure una raccolta fondi tramite il suo salone di parrucchiera. «Sono tornata in bici questa mattina all’alba – ci ha confidato Sarah ieri mattina prima di andare al lavoro- e le lacrime non smettono di scendere nel pensare a tutte quelle persone che hanno reso possibile questo evento. Vorrei di cuore ringraziare il Dottor Ulrico Martinelli, professionista dall’umanità incredibile che ci è sempre stato nei mei momenti difficili. Un altro pensiero va a Donatella Walzer così come ad Anna e Andrea di Usbormiese, capaci con delicatezza di promuovere al meglio questo progetto. Ed infine -chiude Sarah ragazza dalle gambe e dai polmoni d’acciaio ma soprattutto dal cuore enorme- il pensiero più intimo oltre alla mia famiglia presente lungo tutta la giornata, va a mia mamma che anche se purtroppo non è più tra di noi, è stata al mio fianco ogni metro ogni pedalata di questo Everesting indimenticabile».

Per chi volesse partecipare, gli estremi per la beneficenza sono disponibili sul sito https://stelviowoman.it/.

© RIPRODUZIONE RISERVATA