Livigno, la strada resta chiusa. E si indaga
contro ignoti per «frana colposa»

Questa l’ipotesi di reato formulata dalla Procura della Repubblica di Sondrio rispetto agli accadimenti di Livigno di venerdì scorso, quando una grossa colata detritica ha invaso la galleria Dardaglin ostruendola in tre punti distinti e rischiando di coinvolgere anche tre persone in transito, due su un furgoncino ed una su una moto

Frana colposa: è l’ipotesi di reato formulata verso ignoti dalla Procura della Repubblica di Sondrio rispetto agli accadimenti di Livigno di venerdì scorso, quando una grossa colata detritica ha invaso la galleria Dardaglin ostruendola in tre punti distinti e rischiando di coinvolgere anche tre persone in transito, due su un furgoncino ed una su una moto. Nessuno è rimasto, di fatto, coinvolto, perché i mezzi sono rimasti intrappolati fra le colate, ma non urtati dalle stesse, e pronto è stato l’intervento di salvataggio, anche se i tre turisti se la sono vista brutta.Tant’è che la strada, subito ripulita, è stata posta sotto sequestro dalla magistratura sondriese che ha subito nominato un perito per l’effettuazione dei rilievi di rito.

Ieri e oggi il consulente ha effettuato i sopralluoghi e nei primi giorni della prossima settimana è attesa sul tavolo del sostituto procuratore Giulia Alberti, titolare del fascicolo, cui vi lavora in tandem con il procuratore Piero Basilone, una prima relazione. Per ora, quindi, la strada resta chiusa, a garanzia della sicurezza del transito, in quanto occorre verificare soprattutto la stabilità della galleria invasa dalla massa detritica.

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